Spossatezza e affaticamento primaverili? Ci aiuta il pollo
21 aprile 2015Astenia, giramenti di testa e difficoltà di concentrazione sono i principali sintomi di quella che gli esperti chiamano la “sindrome del letargo” e tra i rimedi più consigliati anche alimenti ricchi di ferro, potassio e vitamina B come le carni bianche. Parola di nutrizionista
Aprile dolce dormire – Le giornate sono più lunghe, le temperature più gradevoli e il buon umore aumenta. Ma spesso il nostro organismo è molto più stanco e provato. Tutta colpa della primavera, principale causa dell’insorgenza di fastidiosi sintomi come stanchezza, difficoltà di concentrazione, giramenti di testa e sonnolenza. Tutte conseguenze di quella che gli esperti definiscono, appunto, “stanchezza primaverile” o “sindrome da letargo”, dovuta principalmente a vari fattori di stress a cui è sottoposto il nostro organismo proprio durante la stagione primaverile, come il cambio dell’ora e il rialzo delle temperature. Ma come fare a contrastarli? Bere tanta acqua, concedersi il ‘riposino’ quotidiano e scegliere alimenti ricchi di ferro, potassio e vitamina B come le carni bianche e naturalmente il pollo. Parola del nutrizionista Pietro Migliaccio, Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.).
Carne bianca, preziosa alleata – “È fondamentale che a tavola ci siano sempre alimenti come la carne bianca, in particolare il pollo, alternati ad altri cibi durante la settimana. Il pollo – continua il nutrizionista – fornisce proteine di alto valore biologico (19 g per 100 g di pollo intero e 23 g per 100 g di petto di pollo), elementi fondamentali per la sintesi dei neurotrasmettitori che partecipano alle reazioni di adattamento allo stress stagionale. Inoltre, il pollo apporta ferro, che è l’elemento fondamentale per la sintesi dell’emoglobina, una molecola che trasporta ossigeno a tutti i tessuti. La carenza di ferro provoca anemia il cui sintomo più evidente è proprio la spossatezza”.
E ancora a proposito del pollo afferma il nutrizionista – “Oltre ad essere un perfetto alleato contro l’astenia perché leggero e digeribile il pollo contiene tutti quei nutrienti ad alto valore biologico fondamentali per combattere la stanchezza stagionale”.
Calcio e potassio, una marcia in più – Ma non è tutto. Il pollo è anche una fonte eccellente di quei micronutrienti come il potassio e il calcio, nonché di vitamine del gruppo B, necessari per mantenere in equilibrio le attività del sistema nervoso e quindi prevenire ogni stato di stanchezza dovuto all’affaticamento psicofisico. “Questi nutrienti – spiega Migliaccio – sono coinvolti in numerosi processi biochimici quali la contrazione dei muscoli e del cuore e la conduzione degli impulsi nervosi; pertanto consentono un buon stato di salute psichica e fisica, quindi vigore ed energia”.
Pollo nella dieta degli allergici – Il pollo, inoltre, rappresenta anche un’efficace arma contro tutti quei fenomeni allergici come riniti, asma, eritemi che in molti casi aggravano la stanchezza stagionale. “È un alimento che non contiene né istamina né sostanze allergizzanti – spiega Migliaccio – cioè quegli elementi che sono coinvolti in questo tipo di reazioni. Pertanto può essere consigliato nella dieta degli individui allergici per combattere la stanchezza stagionale aggravata dalla spossatezza di terapie con farmaci antistaminici”.
Il ruolo di frutta e verdura – Oltre al pollo, in una dieta a prova di stanchezza da primavera devono esserci sempre tanta acqua, frutta e verdura: “In caso di stanchezza – dice Migliaccio – si consiglia di idratare l’organismo in modo adeguato bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. E, nei mesi più caldi, è bene aumentarne l’apporto. Non devono inoltre mancare sulla tavola la frutta e la verdura per completare l’apporto di vitamine, sali minerali ed acqua. E’ bene, inoltre, consumare tè o caffè per l’azione stimolante sul sistema nervoso dovuta alla presenza della teina e della caffeina, sostanze che riducono la sensazione di stanchezza. Tuttavia è importante non eccedere nelle quantità”.
Le buone pratiche a tavola – Importante ricordare che per contrastare il senso di spossatezza e astenia tipici della primavera bastano poche semplici regole e da un corretto stile alimentare complessivo, come ricorda anche il prof. Migliaccio, a partire da una corretta distribuzione dei pasti: una prima colazione, un pranzo e una cena ed eventualmente due spuntini, uno a metà mattinata e l’altro a metà pomeriggio. “Ciò permette – spiega Migliaccio – non solo di fornire calorie per dare forza ed energia all’organismo, ma anche di mantenere costanti i livelli di glicemia ed evitare quindi l’abbassamento degli zuccheri (ipoglicemia) che si manifesta proprio con stanchezza, irritabilità, affaticamento, e difficoltà di concentrazione”.