Pollo? Un’opera d’arte
11 novembre 2014Da Caravaggio a Basquiat il pollo nelle più famose citazioni artistiche
Non solo quello della nonna – Dal pollo al forno con le patate fino al più raffinato dei piatti degli chef stellati, quante volte ci sarà capitato di apostrofare un piatto ben riuscito con un entusiastico “opera d’arte”? E per i chicken lovers è facile immaginare che l’opera culinaria per antonomasia abbia le fattezze di un pollo! Così un po’ per curiosità, un po’ per gioco, ci siamo divertiti – fuor di metafora – a ricostruire la dignità artistica della carne preferita dagli italiani. Ecco dove e come il pollo è diventato letteralmente un capolavoro artistico!
Caravaggio, cena con il pollo – Se siete passati per la National Gallery di Londra sarete stati sicuramente attirati dai suoi colori intensi e dai giochi di luce che la rendono riconoscibile fra migliaia di tele: la Cena di Emmaus di Michelangelo Merisi “Il Caravaggio”. Intorno al tavolo imbandito, Cristo risorto è immortalato nel gesto della benedizione del pane fra i due discepoli, Luca e Cleofa. E proprio sulla mensa al centro della composizione campeggia un pollo mentre un cesto di frutta è quasi in bilico sul tavolo. I dettagli sono dipinti con estremo virtuosismo e il realismo si fonde con la simbologia della vita e della morte: l’uva nera, così come il pollo dorato e succulento ma con le estremità scarne, alludono alla morte, l’uva bianca è simbolo della resurrezione; le melagrane e l’ombra a forma di pesce sul tavolo sono invece simboli cristologici. Alcuni leggono nella ricchezza del banchetto una corrispondenza simbolica con quello Celeste mentre la cesta in posizione precaria sarebbe quasi un invito per chi guarda ad afferrare i frutti del Paradiso.
Il gallo di Pellizza da Volpedo – Più noto per la monumentale tela de il Quarto Stato, opera di protesta e affermazione della classe proletaria, Giuseppe Pellizza da Volpedo vanta nel suo ricco e affascinante port-folio diversi dipinti dedicati all’avicoltura, come la Gallina bianca del 1890 o L’Appeso. Quest’ultima opera, ad esempio, è un quadro di piccole dimensioni al centro del quale è raffigurato un gallo bianco a testa in giù, in cui il tema naturalista è affrontato con la tecnica del divisionismo che restituisce – anche grazie ai giochi di luce – un piumaggio candido e impalpabile.
Pollo & writing – Dal divisionismo ai graffiti di Jean-Michel Basquiat il passo non è breve ma il pollo resta. E viene servito con il riso in Arroz con Pollo. In quest’opera lo stile visionario e trasgressivo dell’artista si mischia al graffitismo: forme elementari luminose, la disperazione del colore a tinte acide che cola sulla parete, simbologia sessuale esplicita ma anche un pollo brunito, rappresentazione della quotidianità più rassicurante.
Di polli e formaldeide – Dulcis in fundo, una strana coppia artistica nel paradiso dei chicken lovers. Parliamo della controversa opera in formaldeide dell’artista inglese contemporaneo Damien Hirst, un’istallazione anzi un vero e proprio totem, al centro della sala del Tramshed (“rimessa per tram”) il miglior ristorante di polli arrosto e patatine di Londra. Hirst non è nuovo nel mondo della ristorazione (vi ricordate il mitico Pharmacy, ristorante a tema medico in quel di Notting Hill??) e per la recente apertura del locale ha realizzato una vasca di formaldeide all’interno della quale, sovrapposti, appaiono una mucca e un pollo (Beef and chicken), un riferimento alla coppia molta amata di Cartoon Network, Mucca e Pollo.
Fonti:
http://fascinointellettuali.altervista.org/arte/163-il-cibo-nell-arte
http://www.chickenandsteak.co.uk/
http://www.museoscienza.org/dipartimenti/catalogo_oa/scheda_oggetto-oa.asp?oa=261
Foto:
http://www.myfreewallpapers.net/artistic/pages/basquiat-arroz-con-pollo.shtml