club sandwich
Tutti pazzi per il pollo

Club sandwich? Non un semplice tramezzino

Club sandwich: dalle sue origini nobiliari all’ingrediente segreto, vi raccontiamo un po’ di curiosità che alimentano il mito del sandwich di pollo più famoso al mondo.

Un panino ricco e stratificato. Chi non conosce il club sandwich? Forse in assoluto uno dei toast più amati e richiesti ovunque, certamente divenuto il panino feticcio degli hotel. Perché non importa dove ci si trova, se capita di passare la notte in un hotel, e occorre mangiare arrivando tardi, la scelta quasi sempre ricade su questa voce immancabile nelle carte di tutti gli hotel di lusso. E non è un caso, visto che il suo prezzo non è paragonabile a quello dei più popolari panini e tramezzini. Eppure le origini del club sandwich non sono poi così nobili. L’aspetto del club sandwich è quello di un toast, ma la preparazione è un po’ più complessa e strutturata. Perché sia riconosciuto come tale, il club sandwich deve avere almeno due strati, quasi sempre tre, di pane bianco in cassetta, senza crosta, tostato, imburrato e, nella sua versione standard, farcito di: petto di pollo grigliato, bacon croccante, lattuga, pomodori maturi, uova sode, formaggio, maionese. Ci deve essere equilibrio nelle proporzioni perché è importante che tutti gli ingredienti aderiscano al pane e non fuoriescano. Quasi tutti gli chef si sono misurati con questo panino dalle sembianze gourmet e le varianti sono molte. C’è chi sostituisce il pollo con il tacchino, chi preferisce farlo con il salmone, chi sceglie il roast-beef, chi inserisce il cheddar e le verdure grigliate e chi lo arricchisce di frittata, tonno, avocado o mozzarella. Ma quasi sempre è servito con delle patatine fritte da accompagnamento.

La storia del club sandwich. Come normalmente accade, sulla ricetta originale del club sandwich ci sono delle controversie. La versione più accreditata fa risalire il primo club sandwich della storia al 1899: si tratta di un’invenzione di Danny Mears, chef del Saratoga Club House di Saratoga Springs, famoso locale di gioco d’azzardo di New York.  Altre fonti sostengono che viene fatto per la prima volta nel Saratoga Club House, ma a inventarlo è il titolare del locale, Richard Canfield: per preparare un panino a delle signore che chiedono di mangiare dopo la chiusura della cucina, aguzza l’ingegno e ricicla gli avanzi della dispensa. Le clienti ne escono molto soddisfatte e lui lo fa inserire in carta. Un’altra versione, più domestica, racconta che il club sandwich è stato inventato da imprenditore newyorkese. Ritornato a casa tardi dal lavoro, si prepara un panino con avanzi ritrovati in frigo: pollo, bacon, pomodoro, lattuga, arricchiti di maionese. Il gusto finale soddisfa talmente tanto il suo palato che decide di farlo preparare anche nel country club di cui è socio. Il primo riferimento al club sandwich nella narrativa pubblicata è in un libro del 1903. In seguito alla pubblicazione, la sua fama conquista tutto il mondo anglosassone e inizia a valicarne i confini, divenendo un must delle cucine blasonate. Viva il club-sandwich!

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