Massimiliano Rosolino: “il pollo? Non manca mai nella mia dieta”
23 maggio 2014Intervista al campione di nuoto in versione chicken lover
Pollo da campioni – Vincitore dell’olimpiade a Sidney 2000 nei 200 m misti, campione mondiale nel 2011, sedici volte campione europeo, nel ricchissimo palmarès di Massimiliano Rosolino, 35 anni, c’è anche la vittoria all’ultima edizione del reality show di Raidue Pechino Express. Rosolino ci racconta aneddoti su quest’ultima straordinaria esperienza e ci confessa che al pollo deve la vita!
La vita al pollo??? Possibile? Raccontaci..
Pechino Express è un gioco in cui i concorrenti hanno a disposizione un solo euro al giorno per raggiungere una destinazione, spesso anche molto lontana, spostandosi di località in località. Dovevamo quindi cercare di farci sfamare dagli abitanti dei villaggi di Vietnam, Cambogia, Laos e Thailandia. Tutti, per fortuna, allevano polli.
E così ti sei ritrovato a mangiare solo pollo tutti i giorni?
In realtà ci offrivano spesso anche pesce, ma essendo pesce d’acqua dolce preferivo evitarlo. E poi il pollo mi piace tanto, tantissimo: vuoi mettere?
Che tipo di piatti hai provato?
Molto semplici, soprattutto con il riso: riso e pollo lì sono un vero must. Ma una volta una famiglia ci ha accolto anche con un pollo vivo, la loro massima espressione di considerazione per l’ospite.
E l’hanno cucinato per voi?
Sì, dopo avercelo mostrato l’hanno cotto davanti a noi.
Com’era?
Molto buono. Il problema è che lì lo mangiano tutto, interiora comprese, e, per non offenderli mi sono dovuto adeguare anch’io…
Sensazioni?
Erano buone anche le interiora, sarà che avevo una fame pazzesca.
Ma nella tua vita normale, in Italia, il pollo è presente?
Molto, a casa lo prepariamo spesso.
Come?
Con la rucola, il peperoncino o con lo zenzero macinato. Sono ricette che mi ha consigliato una nutrizionista, perché il mix di questi ingredienti – insieme con il pollo – fa bene all’organismo.
Lo mangiavi durante le gare?
In realtà, agli atleti si consiglia sempre di cibarsi con i carboidrati prima di una gara. Ma visto che nell’alimentazione di un agonista serve anche una percentuale di proteine, io mi buttavo sempre sul pollo. Al massimo, lo alternavo con l’uovo cotto all’occhio di bue…
