Curiose e sperimentatrici: tutto quello che abbiamo scoperto sulle donne italiane ai fornelli
2 agosto 2017Le donne riscoprono la cucina, un piacere quotidiano per le over 35, un hobby appassionante per le Millennials
Alle donne italiane piace cucinare. Solo il 6% di loro dichiara di essere negata ai fornelli, per il 51% è un piacere quotidiano, per un 17% di appassionate rappresenta un hobby da coltivare nel tempo libero. Una tendenza, quest’ultima, ancora più evidente tra le più giovani: il numero di appassionate sale infatti al 31% (circa il doppio!) tra le ragazze tra i 18 e i 24 anni. È quanto emerge dalla recente ricerca Doxa- Unaitalia che ha fotografato le abitudini delle donne italiane a tavola e alle prese con i fornelli.
I dati testimoniano una vera e propria riscoperta della cucina ma con una cifra stilistica inedita. Parola d’ordine: sperimentazione. Per una donna su tre, infatti, il sogno nel cassetto in cucina è avere la possibilità di provare tutti i sapori del mondo. “Soprattutto nelle Millennials – continua Maria Rita Parsi – sta fiorendo una ricerca del rapporto con il cibo che le vede interessate non solo a sperimentare sapori e gusti, anche e soprattutto nuovi, ma pure a diventare esperte cuoche, a cucinare ‘per’ e ‘con’ passione”.
Ma se è vero che le donne si rivelano consumatrici che amano sperimentare e osare (il 35% si dichiara tale), sono anche attente e preparate al momento della spesa. Una su tre (il 28%) si dichiara scrupolosa e sceglie sulla base delle informazioni presenti in etichetta. Il 12%, si dichiarano salutiste e mettono nel carrello solo prodotti amici della salute, mentre solo il 21%afferma di essere routinaria nella scelta.
Le differenze generazionali emergono rispetto al potere d’acquisto. Mentre, infatti, il fattore prezzo resta prioritario per le Millennials, acquistare ingredienti di qualità, adatti ad uno stile di vita sano e verificare la provenienza in etichetta assicurandosi di acquistare solo Made in Italy rappresentano fattori determinanti per le over 35.
“Il cibo – spiega la psicoterapeuta Maria Rita Parsi – costituisce un momento di condivisione sin dall’inizio della vita, in cui la donna, in quanto madre, ha ricoperto, pur nel mutare dei tempi e dei costumi, il ruolo di colei che alimenta la coesione del gruppo familiare proprio intorno alla condivisione del cibo. Oggi che le donne lavorano anche fuori casa, quella condivisione è ancora più preziosa e spesso l’atto di cucinare rappresenta per tante di loro un momento creativo, poiché non più strettamente legato all’obbligo di farlo”.