Rio 2016: ecco cosa non può mancare nell’alimentazione degli atleti
3 agosto 2016Parole d’ordine digeribilità e leggerezza e un giusto mix di proteine e carboidrati . Il medico dello sport Michelangelo Giampietro ci spiega cosa non deve mancare in un’alimentazione da medaglia d’oro
Alimentazione da medaglia – È la regina della gare, quella che ogni atleta aspetta da una vita, dopo anni di allenamenti e sacrifici. E per una manifestazione così importante come le Olimpiadi, nulla è lasciato al caso nella preparazione dei nostri atleti. Per essere vincenti, anche la dieta gioca un ruolo fondamentale, per ogni disciplina. A tavola i nostri atleti si preparano con piatti leggeri e digeribili, con un giusto apporto di carboidrati e proteine, senza trascurare frutta e verdura. Leggero, digeribile e nutriente, la star di questa dieta è il pollo, tanto che sulle tavole dei nostri atleti ne finiranno circa 90 kg a settimana. A fargli compagnia pasta, pesce e verdure.
Il giusto mix di carboidrati e proteine – Come si preparano i nostri atleti a fronteggiare la sfida olimpica? Al di là delle varie discipline, ciascuna con caratteristiche specifiche, per tutti è fondamentale alimentarsi nel modo adeguato. “Le differenze fondamentali tra l’alimentazione di un atleta e quella della popolazione generale riguardano l’aumentato fabbisogno di liquidi degli atleti per reintegrare le perdite che avvengono con la sudorazione e una maggiore richiesta di energia – spiega Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport – In linea generale i carboidrati assunti con la dieta servono prima, durante e dopo l’impegno sportivo: prima per riempire muscoli e fegato di glicogeno (la forma di deposito dei carboidrati nell’organismo); durante lo sforzo fisico per prevenire l’ipoglicemia e l’esaurimento del glicogeno muscolare; dopo per ricostruire il glicogeno muscolare.”
“Per quanto riguarda gli alimenti proteici, sono da preferire quelli con il più alto valore proteico e il minor contenuto di grassi, come carni bianche, bresaola, pesce, prosciutto crudo magro, albume dell’uovo – continua il dott. Giampietro – Pollo e tacchino hanno, in particolare, una composizione in amminoacidi molto favorevole, in grado di fornire un elevato apporto di lisina, istidina e arginina, oltre che di aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina). Vantaggiosamente ridotto è, inoltre, il loro contenuto in grassi (da 1 a 6 grammi per 100 grammi di prodotto, a seconda delle parti utilizzate) e in colesterolo (50-60 mg/100 g). Per quanto riguarda la quantità giornaliera raccomandata di proteine, sia per gli atleti di forza sia per quelli di resistenza, si va da 1,2 fino a 2 g/kg di peso corporeo desiderabile.”
L’importanza dell’idratazione – Un’adeguata assunzione di liquidi è indispensabile per una prestazione atletica ottimale. “Lo scopo di bere è prevenire la disidratazione che si verifica durante l’esercizio fisico – spiega il dott. Giampietro – quindi è necessario introdurre una quantità sufficiente a coprire le perdite causate dalla sudorazione. Bisognerebbe iniziare a bere almeno 4 ore prima dell’inizio di una competizione, la quantità di acqua da assumere sarà pari a 5-7 ml per kg di peso corporeo (per esempio, 350-490 ml per un soggetto che pesa 70 kg).
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