Tutti pazzi per il pollo

Qual è il ruolo delle proteine nell’alimentazione dei bambini? Risponde il pediatra

I commenti e i consigli del dott. Giuseppe Morino, Resp. UO Educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma

Piace alle mamme perché è magro, nutriente e versatile. Piace (molto) ai bambini che in un’ipotetica “top 5” lo pongono al quarto posto, soprattutto in versione cotoletta o al forno, dopo la prevedibile triade pasta-pizza-dolci e  prima dei formaggi (Doxa-Unaitalia), lo raccomanda anche il pediatra per le sue preziose qualità nutrizionali. Parliamo del pollo che insieme alle altre carni, in particolare quelle bianche, costituiscono un alimento irrinunciabile nel menù dei più piccoli.

Secondo la citata ricerca Doxa/Unaitalia, infatti, la carne compare in tavola in media 3 volte a settimana. Tra le varie tipologie, il pollo trova il maggior apprezzamento da parte delle mamme e viene proposto con maggior frequenza:l’84% lo propone ai propri figli almeno una volta la settimana. Ma nonostante sia presente nel menù, il 44% delle mamme vorrebbe consigli da un esperto proprio sul ruolo della carne nell’alimentazione di un bambino o un adolescente.

La carne – spiega il dott. Giuseppe Morino è un alimento dall’elevato valore nutritivo, poiché è una fonte primaria di alcuni nutrienti e micronutrienti solitamente assenti (come la vitamina B12), o scarsamente rappresentati (zinco, selenio, niacina e riboflavina), o meno biodisponibili (come il ferro) nei prodotti di origine vegetale. 

E a proposito dell’apporto proteico spiega il dott. Morino Buona la scelta di prediligere le carni bianche, ottima fonte di  proteine, con pochi grassi e di buona qualità, una elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico ”, continua il pediatra.

Attenzione però alla corretta rotazione delle proteine e a non eccedere con i formaggi: È importante la giusta rotazione degli alimenti proteici, proponendo pesce, carne e legumi ognuno almeno 3 volte a settimana. I restanti giorni si possono alternare uova, prosciutto o formaggi (1-2 volte a settimana al massimo)”, conclude Morino.