Il pollo di Newton
27 febbraio 2015Aneddoti e curiosità dal mondo della scienza…in cucina
Che fine ha fatto il pollo? – È stato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, matematico, fisico, filosofo, a lui si devono alcune delle più grandi scoperte della fisica come la legge di gravitazione universale…e un simpatico aneddoto al sapore di pollo. Parliamo di Isaac Newton e del suo pollo, arrosto per essere precisi. Sembra, infatti, che il pastore anglicano, William Stukeley, una sera avesse invitato a cena lo scienziato e avesse fatto preparare per l’occasione proprio un pollo arrosto e che Newton assorto nelle sue riflessioni fosse arrivato con diverse ore di ritardo e che nel frattempo il pastore, preso dai morsi della fame, avesse mangiato il pollo riservato all’ospite lasciando solo i resti. Quando finalmente Newton arrivò, si sedette a tavola e alzò il copri- piatto, trovando solo un mucchietto di ossa sembra che esclamò: “Strano, ero convinto di non aver ancora mangiato”.
L’episodio del pollo è meno noto di quello della mela che cadendo dall’albero avrebbe stimolato la nascita della teoria della gravitazione universale ma diventa iconico nella biografia di Newton, descritto come uno scienziato asceta che trascura la concretezza della vita di tutti i giorni – compreso un succulento pranzo a base di pollo arrosto – rapito dalle sue riflessioni e dalle sue teorie scientifiche.
Oltre al singolare episodio del pollo, numerosi sono gli aneddoti, fra mito e folklore, che lo riguardano; sembra infatti avesse un carattere litigioso e poco disponibile, inappetente più per depressione che per ascesi. Questi ed altri aneddoti curiosi sono stati raccolti da Massimiano Bucchi, nel suo libro Il pollo di Newton, nel quale il pollo newtoniano è solo un elemento dell’ elaborata costruzione retorica di un “menu” che, dall’antipasto al digestivo, passa in rassegna i punti di contatto tra gastronomia, scienza e narrazione della scienza.
A qualcuno è venuta voglia di pollo arrosto??!!?
Fonte: Il pollo di Newton, Massimiano Bucchi, Guanda