Pollopedia

Ciak si gira! Da Fellini a Harry Potter

Le citazioni cinematografiche più curiose a tema pollo…

Pollo, un classico anche al cinema Protagonista delle tavole degli italiani, il pollo conquista la scena anche al cinema. Non è solo uno dei piatti preferiti delle celebrities e degli attori di Hollywood – non ultimo il premio Oscar McCounoghey – ma è spesso legato a scene simbolo dei classici del cinema, nazionale e internazionale, attore in scene madri e spalla – o coscia – dei grandi del cinema.

Del resto, come sottolineano i tre personaggi principali della commedia dolce-amara di Virzì, Ovosodo, a cena davanti a un pollo arrosto, “Il pollo è tres chic” ed è “intramontabile come l’infinito di Leopardi e il Festival di San Remo…e le patate sono sempre poche”. Ovviamente il legame delle carni avicole con la pellicola italiana degli anni ’90 appare evidente fin dal titolo: Ovosodo non è solo la storia del quartiere livornese e due ragazzi che si muovono dall’adolescenza all’età adulta ma anche una specie di consapevolezza esistenziale: “quella specie di ovo sodo dentro che non va né su né in giù ma che ormai mi fa compagnia come un vecchio amico...”

Simbolica e corale, insieme ad altri cibi tipici della tradizione italo-francese, la comparsata del pollo ne La grande abbuffata, quando nella sua versione glassé finisce nell’acquario, dato in pasto ai pesci, in una sequenza al limite del non-sense. Nel film di Ferreri, presentato a Cannes e fra i più discussi degli anni ’70, il pollo e il cibo più in generale hanno una forte carica drammatica, esistenziale e grottesca.

Nel capolavoro pluripremiato di Federico Fellini, 8 e mezzo, il pollo e il suo consumo diventano invece simbolo di un miglioramento delle condizioni economiche dopo il boom degli anni ‘60  e allo stesso tempo diventa il cibo della seduzione, come sottolinea la scena in cui una avvenente  Sandra Milo mangia pollo con fare ammiccante e provocatorio.

Non solo coscia, ne Il pranzo di Babette, film di grande sensibilità, ambientato in una Scandinavia dalle tante sfumature di grigio-verde. Il pollo, o meglio le sue interiora, finiscono nella farcia di uno dei piatti principali del celebre pranzo, in cui la giovane esule francese ringrazia chi l’ha accolta, in seguito a una grossa vincita alla lotteria: quaglie farcite con golosi fegatini di pollo, fatti rosolare nel burro e lardo.

Alle prugne o con i funghi?Pollo alle prugne è anche il titolo di una delicata e gustosa commedia – è proprio il caso di dirlo – ambientata nella Teheran degli anni ’50 che racconta l’amore contrastato fra il violinista Nasser Ali Khan e Irane costretta dal padre a sposare un altro uomo. Il protagonista continuerà a suonare l’amore per la giovane almeno finché la nuova moglie non distruggerà il violino e con quello la sua voglia di vivere…e la sua voglia di pollo. La tipica ricetta iraniana è infatti la preferita di Nasser e il suo rifiuto significherà metaforicamente la rinuncia a ogni piacere della vita.

Tutta un’altra storia invece quella della golosa commedia Julie&Julia in cui la blogger e protagonista Julie Powell ripercorre, in 524 ricette in 365 giorni, la storia culinaria di Julia Child, nota come colei che fece innamorare gli americani della cucina francese. Il pollo è protagonista nel film di una delle scene più succulente in cui Julie si cimenta nella preparazione del supremes de Volaille aux champignons”: un pollo con panna e funghi… da acquolina in bocca!

 Stregonerie da polloExpecto…pullorum! Anche il maghetto occhialuto più amato di tutti i tempi non resiste alla tentazione di una buona e succosa coscia di pollo, fra un incantesimo e l’altro. Fra quadri che si animano, scale che appaiono e scompaiono e lunghe tavolate di colleghi della scuola di magia di Hogwarts, il pollo è protagonista e sigillo della convivialità e della complicità a tavola. E se i bambini dopo aver visto il primo episodio della saga vi chiederanno un pollo come quello di Harry Potter potrete stupirli con dei fusi cosparsi di burro, pangrattato, spolverizzati di prezzemolo e fatti cuocere in forno (a 200° per circa 40 minuti) finché non saranno fumanti e croccanti. Una vera magia!

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