Pollo, lo space food amato dagli astronauti
10 aprile 2018Aspettando la Giornata mondiale dei viaggi nello spazio, curiosità e ricette a base di pollo e a prova di astronauta
È buono stando con i piedi per terra come nell’immensità dello spazio. Il pollo non perde il suo gusto e le sue qualità proteiche anche in assenza di gravità. È infatti uno dei pasti consigliati per l’alimentazione degli astronauti, notevolmente cambiata nel tempo a favore di una maggiore soddisfazione di gusto ed efficienza energetica. Se nelle prime missioni aerospaziali degli anni Sessanta, lo space food si basava su prodotti semiliquidi poco appetitosi per il palato, oggi il menu è molto più articolato e variegato, in grado di soddisfare i gusti a tavola di chi naviga nello spazio e sicuramente incuriosire chi resta sulla Terra…ecco cosa abbiamo scoperto!
Viaggi nello spazio e calorie – Vi siete mai chiesti a quanto ammonti il fabbisogno calorico di un astronauta? La dieta quotidiana di chi è alle prese con i viaggi nello spazio astronauta non può mai scendere sotto le duemila calorie, distribuite in tre pasti più una pausa snack. Il menù comprende circa un centinaio di piatti a cui vanno aggiunti salse e condimenti (curiosità: pepe e sale sono in forma liquida). Non solo, gli astronauti in orbita hanno diritto a un cosiddetto bonus food, ovvero ricette appositamente preparate per il loro benessere psicofisico nello spazio.
Pollo alla curcuma – Samantha Cristoforetti è stata la prima donna italiana nello spazio dopo il lancio della missione Futura nel 2014. Nei bonus food di AstroSamantha, oltre a pesce e frutta, non possono mancare il pollo e le carni bianche trattati con le giuste tecniche di conservazione e termostabilizzazione nello spazio. Gli alimenti devono, inoltre, derivare da metodi di cottura non invasivi e a lunga conservazione, senza però trascurare il gusto e il piacer per il palato. Uno dei pasti preferiti dalla Cristoforetti è il pollo alla curcuma, con riso integrale, funghi e piselli: una ricetta pensata per un pranzo, adeguatamente energizzante e anche molto gustoso. Qui tutti i suoi segreti, con i consigli di Stefano Polato, chef specializzato nell’alimentazione spaziale.
Ristoranti spaziali – Ma per mangiare nello spazio non c’è bisogno di essere lanciati in orbita. Nel ristorante parigino dell’Hotel Mandarin Oriental un gruppo selezionato di ospiti, di recente, ha potuto apprezzare un menù ispirato ai viaggi nello spazio, creato appositamente per l’astronauta francese Thomas Pesquet. Nella cena di sei portate troneggiava un ottimo pollo con morchelle, langue de Lucullus e mela al pan
seduti comodamente al proprio tavolo (ben piantato per terra e non volante) si sono potuto apprezzare sei portate di un menu creato appositamente per l’astronauta francese Thomas Pesquet. Tra le ricette proposte il pollo con morchelle, la langue de Lucullus (prelibata specialità francese) e mela al pan di zenzero.
Fonti: Avamposto42 ; Space.com ; Il Messaggero