Sulle tracce di Goethe. Viaggio in Italia…con il pollo
26 maggio 2015Dalla tradizione letteraria all’enogastronomia a base di pollo, un insolito viaggio alla scoperta dell’Italia
Idee per un viaggio gourmet letterario – L’estate è alle porte, qualcuno sta già programmando le vacanze e noi vogliamo suggerirvi spunti per un insolito viaggio gourmet letterario, ovviamente a base di pollo! Che ne pensate se ci lasciassimo ispirare da Johann Wolfgang von Goethe e dalle tappe del suo viaggio in Italia?
Lo scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, sotto il falso nome di Philipp Möller, nel settembre del 1786 intraprende un viaggio nel nostro Paese; parte da Trento e attraversa la penisola, sostando in quasi tutte le regioni. Dagli appunti e delle riflessioni su questo viaggio, durato quasi due anni, Goethe scrive un resoconto; Viaggio in Italia racconta di luoghi, persone, emozioni, scoperte, un diario dal quale emerge un’Italia antica, autentica e per certi versi immutata che ci ispira questo viaggio gourmet attraverso le regioni italiane.
Antipasto toscano per Goethe – Anche se Goethe percorse velocemente la Toscana per proseguire verso sud, non abbiamo dubbi sul fatto che sia rimasto colpito dal pane coi fegatini di pollo. Nel diario racconta di essersi fermato tre ore a Firenze e noi vogliamo immaginare che tra una visita al duomo e quella al Giardino di Boboli, trovò il tempo di uno spuntino a base di crostini toscani: un grande classico della tradizione regionale composto da pane, rigorosamente sciapo, tostato e spalmato con un patè di pollo, preparato con cipolla, acciughe, capperi e fegatini.
Un insolito primo piatto siciliano – «L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto», a stento si trovano parole migliori di quelle di Goethe per descrivere una regione tanto ricca dal punto di vista culturale, ma soprattutto gastronomico, e se pensate che il pollo sia lontano dalla tradizione culinaria siciliana, vi sbagliate! Un antico primo piatto messinese è a base di brodo di pollo e ha un nome impronunciabile dai più, si tratta dello ‘U sciuscieddu. Un piatto povero, quasi dimenticato, il cui nome significa “piccolo soffio” e deriva dal verbo “sciusciare”, ossia soffiare; è un piatto leggero a base di brodo di pollo, uovo sbattuto, ricotta e cannella, che si prepara nel periodo pasquale, verosimilmente il periodo in cui Goethe passò di lì.
Pollo con i peperoni per riacquistare le forze – E terminiamo il nostro viaggio culinario a Roma, la città dove lo scrittore ammira le meraviglie delle quali aveva sempre e solo letto: le rovine dell’Appia Antica, il Colosseo, gli affreschi di Michelangelo, le opere di Raffaello, ma anche i lavori dei Caracci e di Domenichini, le ville e le gallerie. Così tante scoperte e tanto entusiasmo devono aver fiaccato lo scrittore, se non nello spirito, di certo nel corpo, ma Roma è la città in cui c’è sempre una taverna aperta dove potersi rifocillare con un piatto tanto gustoso quanto sostanzioso come il pollo coi peperoni. Una ricetta che deve tutta la sua bontà a ingredienti semplici come il pollo, i peperoni e i pomodori freschi e il vino bianco di Frascati.
Aggiungiamo tappe a questo viaggio, raccontateci la vostra regione attraverso una “pollo ricetta”!
Fonte: Donna Moderna