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In salute

Grassi sì, ma buoni: ecco perché è importante consumare pollo e carni bianche

Il pollo è un alimento che contiene pochi grassi saturi ed è eccezionale da mettere spesso in tavola. Vediamo quali altri sono i cibi da privilegiare nella dieta.

I grassi saturi sono presenti in numerosi alimenti che portiamo a tavola ogni giorno, noti per essere dannosi per la salute. È importante ridurre il loro consumo per preservare il benessere cardiovascolare.

Differenza tra (i dannosi) grassi saturi e gli insaturi. I grassi saturi si differenziano, innanzitutto, dagli insaturi in base a come sono composte le loro molecole. Mentre i grassi saturi sono chimicamente formati da legami singoli, i grassi insaturi sono costituiti da un legame doppio. Questo consente alla molecola di legarsi ad un elemento di idrogeno che non consente ulteriori legami. È ormai un concetto assodato che un eccesso di grassi saturi fa male alla salute ed in particolare per il sistema cardiovascolare. I grassi saturi sono, infatti, difficili da metabolizzare e tendono ad accumularsi nel sangue. Possono causare quindi un aumento del colesterolo totale e del colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”) con la naturale conseguenza di una maggiore predisposizione a malattie cardiovascolari, come infarto, ictus e angina pectoris. I grassi saturi possono essere sia di natura animale che di natura vegetale, e si trovano principalmente in: burro, margarina, strutto, lardo, olio di palma, olio di cocco, carni grasse (pancetta di maiale, salsicce), formaggi grassi (provolone, mascarpone, Emmenthal), fritture, prodotti da forno industriali (brioches, croissant, snack, insaccati, wurstel). Invece, i cibi a minor contenuto di grassi saturi sono la frutta, la verdura, i cereali, i pesci e le carni magre come il pollo, il latte e lo yogurt. I grassi insaturi, invece, si trovano soprattutto nei prodotti di origine vegetale come olive, olio d’oliva e frutta secca, ma anche nel pesce azzurro, salmone, sgombro, che non sono dannosi per l’organismo, piuttosto sono essenziali.

Dieta equilibrata con il pollo. In una dieta sana ed equilibrata la quantità di grassi totali non dovrebbe superare il 30% del fabbisogno quotidiano, di cui quelli saturi non dovrebbero superare il 10% delle calorie introdotte giornalmente. Laddove possibile, il consiglio è di ridurre quanto più possibile gli alimenti molto ricchi di grassi saturi – in primis prodotti confezionati dolciari e alimenti di origine animale – sostituendoli con cibi fonte di acidi grassi polinsaturi come frutta secca, pesce azzurro e carboidrati complessi, capaci al contrario, di svolgere l’importante funzione di equilibrare il colesterolo cattivo, combattere le infiammazioni, i trigliceridi e ridurre la pressione sanguigna. Che le carni di pollo e tacchino siano in assoluto fra le carni a minore contenuto di grassi è ormai ben noto ma forse non tutti sanno che la natura degli acidi grassi presenti in queste carni è a tutto vantaggio per la salute. Il rapporto fra acidi grassi insaturi, “buoni” per la salute e saturi, infatti, è molto vicino a quello raccomandato per una dieta ottimale. Ad esempio nel petto di pollo il valore è di 0,92 vicinissimo all’1 raccomandato. Non va sottovalutato inoltre il buon contenuto di acido oleico, monoinsaturo, al quale la comunità scientifica attribuisce un ruolo determinante nella riduzione dell’impatto negativo del colesterolo e di altri grassi sulla salute.