L’importanza delle carni avicole nella dieta per la terza età
18 aprile 2023Vediamo quanto sono importanti le carni avicole nell’alimentazione della terza età.
La carne e i cibi di origine animale sono importanti nell’alimentazione degli anziani. Lo testimoniano i risultati degli ultimi anni di ricerche in merito, che mostrano con sempre più forza quanto sia inadeguata e rischiosa una dieta priva di carne e cibi animali in questa fase della vita. Con l’avanzare dell’età infatti si va incontro a perdita di appetito, difficoltà digestive e minore capacità dell’intestino di assorbire in modo efficiente le proteine e vari nutrienti. Per questo motivo gli anziani non dovrebbero ricevere cibi di basso valore nutrizionale, ma necessitano di alimenti densi di nutrienti subito disponibili, di semplice digeribilità e assorbimento. La carne è uno degli alimenti ideali, perché ad alta densità nutrizionale e ad alta efficienza, cioè concentrazione elevata di nutrienti altamente assimilabili. In pratica, con piccole porzioni si ottengono molti nutrienti essenziali.
Diversi studi infatti mostrano che la carne e i cibi di origine animale contribuiscono a soddisfare le esigenze dell’anziano e a coprire i suoi fabbisogni. Per esempio, dopo i 70 anni di età si ha bisogno di meno calorie perché non ci si muove più come prima e il metabolismo rallenta. Però l’organismo per mantenersi in salute richiede ancora le stesse quantità di nutrienti e per alcuni, come le proteine, anche livelli superiori. Lo stomaco e l’intestino diventano meno efficienti. Vi è una diminuzione della secrezione acida gastrica che può limitare l’assorbimento del ferro e della vitamina B12.
Gli over 65 dovrebbero assumere molte più proteine rispetto a quanto raccomandato nell’adulto, e le proteine nobili della carne e dei cibi animali sono da preferire perché ricche di tutti gli aminoacidi essenziali. Questo in special modo al fine di evitare la sarcopenia, cioè il declino progressivo di massa muscolare che si verifica dopo i 50 anni, con perdita di forza, riduzione dell’equilibrio e conseguenze gravi fra cui le cadute, che rappresentano la prima causa di disabilità per la terza età. Le proteine nobili della carne hanno un comprovato potere di prevenire la sarcopenia.
La carenza in amminoacidi essenziali delle proteine vegetali, il loro legame a fibre e a fattori anti-nutrizionali che limitano la biodisponibilità di alcuni nutrienti, sono infatti svantaggi che non ci si può permettere in una fase così particolare come quella della terza età, aumentando il rischio di un apporto insufficiente di proteine e nutrienti indispensabili.
Per questo motivo, una buona attività fisica e un introito adeguato di proteine di alta qualità come quelle della carne restano la miglior strategia da seguire per preservare la massa, la potenza e la funzionalità dei muscoli e garantire salute e benessere durante l’invecchiamento.
La carne ha evidenti vantaggi rispetto agli alimenti di origine vegetale, grazie alle sue proteine complete, con tutti gli amminoacidi essenziali, come arginina e glutammina, tutte le vitamine del gruppo B, specialmente la B12, vitamine liposolubili A, D, E, K, e minerali essenziali come ferro, zinco, selenio di rapido assorbimento. “Le raccomandazioni odierne prevedono il consumo fino a 1,2 grammi di proteine per kg di peso corporeo in età avanzata (per esempio, per un uomo di 70 kg sono necessari 84 grammi di proteine, con una fettina di carne da 100 grammi se ne apportano circa 20 grammi) – prosegue Landi – Possibilmente distribuiti nei diversi pasti. Con l’aumentare dell’età l’organismo richiede quantità crescenti di proteine, vitamina D, vitamina B12, calcio ed altri importanti micronutrienti”.
Fonti: Carni Sostenibili