I nutrizionisti concordano: le carni avicole fanno bene a tutti
24 settembre 2019“Il consumo di carne di pollo e uova comporta importanti benefici per la popolazione”: a dirlo è la FAO.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura è giunta a questa conclusione sulla base di una vastissima letteratura scientifica che consiglia un aumento del consumo delle carni avicole, grazie alle loro eccellenti qualità nutrizionali:
- elevato contenuto di proteine (23,3 grammi in un etto di petto di pollo, analogo a quello di tutte le carni, ma con uno spiccato valore biologico in quanto essenziali per la crescita);
- pochi grassi (soprattutto se si toglie la pelle) e in prevalenza favorevoli dal punto di vista nutrizionale (mono e polinsaturi, omega-6 e omega-3);
- ricchezza di componenti essenziali quali vitamine e minerali;
- leggerezza;
- elevata digeribilità
Tutte caratteristiche che consigliano il consumo di carni avicole a ogni fascia di popolazione e le rende particolarmente indicate in una dieta di qualità in età e in condizioni specifiche, come l’età pediatrica, la gravidanza, l’età geriatrica, lo sport.
Secondo le conclusioni del Documento di Consenso sul ruolo delle carni avicole di Nutrition Foundation of Italy (NFI), pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Food & Nutrition Research, un maggiore consumo delle carni avicole, nell’ambito di un consumo adeguato di alimenti su base proteica, consentirebbe un miglioramento della qualità complessiva della dieta nella popolazione italiana.
Le carni avicole e le uova si inseriscono infatti perfettamente nei trend più recenti che vedono il consumatore italiano sempre più attento a salute, qualità e servizio, con una forte considerazione anche della variabile prezzo:
- il 54% gli italiani ha nel pollo e tacchino la principale fonte di proteine;
- il 59% degli italiani sceglie le carni avicole perché sono leggere e nutrienti;
- il 63% degli italiani ritiene che abbiano il più vantaggioso rapporto tra valore nutritivo e prezzo;
- il 44% le ritiene “molto buone e gustose”, una percentuale leggermente superiore a quella delle altre carni (43%).
Le opinioni degli italiani si sono tradotte in comportamenti di consumo che, in linea con i trend internazionali, hanno portato alla chiusura del gap dei consumi tra carni avicole e carni bovine.