L’ansia si cura anche a tavola: sì alla carne bianca, no a caffè e alcolici
29 novembre 2018Mal d’autunno e count down natalizio creano stress a 8 italiani su 10. Ecco i consigli degli esperti per finire l’anno più rilassati
In Italia ne soffrono 9 persone su 10 (fonte Human Highway ) e secondo l’Oms è il male del secolo. Lo stress colpisce quasi tutti, nella vita privata come nel lavoro. Il disturbo può presentarsi con spossatezza, depressione, mal di testa, ansia, insonnia, e colpisce soprattutto in questo periodo dell’anno, quando allo spossamento dovuto al cambio di stagione si aggiunge il countdown natalizio, un momento di crescente ansia che ci accompagna alla fine dell’anno, tra i doveri da chiudere al lavoro e l’organizzazione per le festività.
“Lo stress – spiega la psicologa Paola Medde, coordinatrice del Gruppo di Lavoro di “Psicologia e Alimentazione” – è una reazione di adattamento dell’organismo alle nuove situazioni che ci si presentano nella quotidianità. Oggi viviamo in un’epoca multi-task e multiruolo, siamo contemporaneamente professionisti, genitori, coniugi. Il tempo di adattamento e di risposo si è molto ridotto rispetto al passato, e costringiamo il nostro organismo a tempi di reazione continui e a un perenne stato d’allerta”.
Quando si vive una situazione stressante, mangiare in modo corretto potrebbe essere l’ultima cosa che ci viene in mente. Non solo, lo stress può portare a scegliere piatti rapidi, facili e probabilmente non molto sani. A loro volta, le cattive scelte alimentari possono innescare problemi di salute o di altro genere, aumentando ancora di più la tensione emotiva.
Ma come interrompere questo circolo vizioso? Ci sono alimenti che più di altri lavorano a nostro favore, perché ricchi di quei nutrienti indispensabili per una buona reazione dell’organismo e del cervello in particolari momenti di pressione, come le vitamine del gruppo B12, la vitamina A, l’acido folico e sali minerali come potassio e magnesio.
Secondo Luca Piretta, gastroenterologo e nutrizionista presso l’Università Campus Biomedico di Roma, “le carni in generale, le uova, i legumi, le verdure garantiscono il giusto apporto di vitamina B12 e di acido folico, che favoriscono la formazione cellulare e, in caso di necessità, di cellule immunitarie. Fondamentale per le difese del nostro organismo anche frutta e verdura per l’apporto di vitamina A”.
E tra la carne è particolarmente consigliata quella bianca, pollo e tacchino, grazie anche all’ampia disponibilità di amminoacidi e triptofano che aiutano il corpo a rilasciare la serotonina, che contribuisce a farci sentire più calmi e felici, anche più del cioccolato. Come sottolinea Piretta, “se il cioccolato è classicamente considerato un cibo antistress per le sue proprietà stimolanti, mangiare pollo ci assicura lo stesso apporto di triptofano e sali minerali con il vantaggio di non consumare un alimento grasso e ricco di zuccheri”.
D’altronde cibo ed emozioni sono un connubio indissolubile: la psicologa Paola Medde ricorda infatti che “esiste un forte legame che nasce fin dall’infanzia, da quell’atteggiamento consolatorio verso una frustrazione che il bimbo sperimenta, dando a lui del cibo dolce. Ma esiste anche un rapporto diretto, dovuto alle proprietà degli alimenti che consumiamo e al loro effetto sul nostro umore”. Via libera quindi a qualche strappo alla regola come un dolcetto in più, se può aiutare a superare la tensione o “ad allentare un momento di ansia”.
L’importante è che non diventi un’abitudine di sopravvivenza quotidiana perché, come ricorda Piretta, “non esistono cibi buoni e cibi cattivi in assoluto. Ciò che fa bene è l’equilibrio tra i nutrienti”.
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