Terza età, ecco perché le proteine sono importanti
9 ottobre 2018Con l’avanzare dell’età diventa fondamentale alimentarsi in maniera corretta e non sottovalutare l’apporto proteico
Non dite a un over 65 che è un anziano, potrebbe reagire male. Secondo la ricerca “Osservatorio Senior 2016” sessantenni e settantenni vivono in modo ottimista questa parte di vita. Mangiare bene, quindi, diventa ancora più importante. Sì quindi a tanta frutta, acqua, cereali integrali e verdura fresca, senza dimenticare un ricco menù di proteine a base di pollo. Una sana alimentazione è importante in tutte le fasi della nostra vita, soprattutto durante la terza età visto che la malnutrizione è spesso la prima causa di malattie
Anziano è bello – Secondo l’indagine solo il 15,3% degli uomini e quasi il 30% delle donne (28,8) dichiara di sentirsi anziano. Oltre un milione di persone in età avanzata che vive nelle proprie case è malnutrito, fino a 4 milioni tra quelli ospiti nei centri per anziani. Numeri allarmanti contro cui si batte Pietro Migliaccio, presidente emerito della Società italiana di Scienza dell’Alimentazione (S.I.S.A.): «Per sostenere un invecchiamento di successo – spiega – è importante garantire un’alimentazione qualitativamente e quantitativamente equilibrata; le carni avicole, con il loro apporto di proteine di alto valore biologico e di molti altri nutrienti, tra cui vitamine e sali minerali, rappresentano una risorsa ideale per mantenere un buon stato di salute. È necessario fare pasti leggeri e frequenti, variare le pietanze alimentari in quanto gli anziani tendono a seguire uno schema monotono».
Pollo, il segreto del benessere – L’età che avanza coincide con un abbassamento del metabolismo basale e, solitamente, una minore attività fisica. La conseguenza è che si spendono meno energie, con un calo della massa magra e del fabbisogno di calorie. Una tendenza che porterebbe a mangiare di meno. «L’alimentazione per i soggetti di età superiore ai 65 anni – sottolinea il prof. Migliaccio – ha delle caratteristiche particolari perché non riguarda solo la percentuale delle proteine presenti nella dieta, ma anche la loro digeribilità e biodisponibilità. Proprio per questo tra i vari tipi di carne quella di pollo corrisponde a questi requisiti perché permette facilità di masticazione e ottimo assorbimento delle sue proteine ad alto valore biologico».
Arrosto, al forno, alla griglia o anche lesso con un ottimo brodo, ideale per l’inverno e per un pasto digeribile. Il pollo è la carta vincente se consideriamo che la quantità consigliata di proteine è di 1-1,1 g/Kg di peso corporeo al giorno, delle quali il 50% preferibilmente di origine animale.
«Ogni 100 grammi di petto di pollo – conclude il prof Migliaccio – contengono 23,3 g di proteine, solo 0,8% di grassi totali con bassissimo apporto di colesterolo e apportano solo 100 kcal. Tutte queste caratteristiche lo rendono una carne particolarmente adatta a questa fascia di età».