Pollo & co., i migliori abbinamenti con il vino
8 aprile 2019In occasione del Vinitaly raccontiamo i migliori abbinamenti di vino con le carni avicole
Un buon piatto, un buon bicchiere di vino. Larghissima parte della tradizione culinaria italiana può essere così riassunta: dalle nostre parti sedersi a tavola vuol dire mangiare e bere bene, in famiglia o con gli amici, per un momento conviviale o per un piatto frugale. Il risultato di certo non cambia.
Ma quali sono gli abbinamenti giusti tra una pietanza e una bottiglia? Oggi ci concentriamo sull’accoppiata carni bianche – vino grazie ai consigli di Adua Villa, sommelier ed esperta di enogastronomia. Sono infatti questi i giorni del Vinitaly 2019, la più grande manifestazione dedicata al mondo del vino in programma a Verona fino al 10 aprile, e conviene farsi trovare preparati sull’argomento.
“Tutti i vini consigliati sono stati scelti in base a due criteri – ci racconta la nostra esperta – si tratta di vini prodotti solo ed esclusivamente con vitigni autoctoni o tradizionali (cioè tipici del nostro paese) e che il consumatore può trovare facilmente, dall’enoteca alla GDO, anche al di sotto dei 10 euro”.
- Fegatini di pollo e Prosecco
Non solo secondi piatti. Il re delle carni avicole si presta ad essere utilizzato per sfiziosi antipasti, dai classici fegatini a più originali finger food, oppure ad essere il ripieno di gustosi panzerotti e vol au vent. “Cosa c’è di meglio delle bollicine per iniziare il nostro pasto? La scelta in questo caso ricade sul Prosecco Doc, lo spumante per eccellenza, e fra i più conosciuti in Italia e nel mondo. Si accompagna perfettamente ai fegatini di pollo, come quelli alla Veneziana con cipolla, grazie alle sue generose bollicine e le fresche note di frutta a polpa bianca” – consiglia l’esperta.
- Tacchinella ed Etna Rosso
La tacchinella viene preparata generalmente con un ripieno dalle note dolci, come prugne, frutta secca o castagne. In Sicilia, invece, diventa ripiena di pasta “busiata”: la tacchinella disossata viene foderata con del prosciutto cotto e farcita con pasta precedentemente condita con sugo di salsicce. “Questa preparazione piace a grandi e piccini, appagando occhi e pancia – commenta Adua Villa – Per i grandi il calice sarà con un Etna Rosso Doc. Dalla Sicilia in ogni calice si sprigionerà una sequenza di frutti rossi, mista a note più dolci e una mineralità dovuta ai terreni vulcanici dove queste uve autoctone crescono.” E per chi non rinuncia al bianco? “Possiamo proporre l’Etna Bianco da uve di più vitigni autoctoni come Carricante, Catarratto, Inzolia, Grecanico e Minnella. Un bianco perfetto, spontaneo, aggraziato che riesce a portare la sua identità a tavola ed accontentare i palati più esigenti”.
- Faraona al forno e Chianti
Cucinare la faraona al forno vuol dire gustarsi una carne soffice e saporita, che diventa ancora più gustosa grazie a cotture e aromi particolari. Si sposa bene, ad esempio, con frutta secca, olive nere, indivia e uva fresca. “Il vino suggerito sarà un Chianti Docg. In particolare il Chianti dei Colli Aretini Docg, che risulta morbido e vellutato, talvolta con profumo di Viola mammola e con una pronunciata finezza nella fase di invecchiamento”.
- Tacchino e Ruché di Castagnole
Con un ripieno di carni miste, salsiccia o farciture a base di di frattaglie, castagne e uvetta, il tacchino ripieno è un altro piatto da leccarsi i baffi. L’abbinamento ideale? “È con il Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG – raccomanda l’enogastronoma – è un vino rosso piemontese dalle origini misteriose, che incanta con le sue note di frutta rossa e albicocca, e non si lascia dimenticare grazie ad una speziatura che lascia il segno”.
COSA DICONO I SITI SPECIALIZZATI?
Se non vi dovessero bastare i consigli della nostra sommelier, ecco altre dritte per poter abbinare carni bianche e vino.
Per quanto concerne soprattutto tacchini, polli e capponi, cotti e conditi in maniera semplice, c’è chi come il Gambero Rosso consiglia “vini bianchi di una certa struttura e personalità“. Non è tutto: “Se il condimento e la cottura salgono di complessità, di pari passo dovrà crescere anche l’intensità gustativa del vino: idealmente un pollo alla brace o arrosto mediamente speziato vedrà in un buon rosato il compagno ideale, se cucinato con i peperoni o “alla cacciatora” si accompagnerà egregiamente con un rosso giovane e non troppo alcolico”
Un’occhiata anche al prezioso consiglio del sito specializzato blog.xtrawine.com: “Un abbinamento ottimo e gustoso che andrebbe ad esaltarne tutto il sapore del pollo è il vino Chianti. Si tratta di uno dei vini più nobili al mondo, e caratterizzato da un colore rubino brillante, tendente al granato. Il gusto è sapido, asciutto tendente al morbido vellutato con il trascorrere degli anni. Il Chianti prima della degustazione va ossigenato, per cui è consigliabile al riguardo aprire la bottiglia qualche ora prima”.
E per il pollo al curry ad esempio? Va bene un vino dalla decisa intensità aromatica, con tenore alcolico adeguato. Una buona opzione è il Gewürztraminer che con la sua intensità sarà in grado di bilanciare la speziatura del piatto.