Falsi in cucina: tutti i fake (golosi) che hanno conquistato le nostre tavole
9 maggio 2017Dal pollo alle mandorle al chicken tikka masala le ricette erroneamente considerate tipiche (ma che ci piacciono tanto)
Non tutti i fake vengono per nuocere, al limite per cuocere. Soprattutto se parliamo di ricette e golose contaminazioni che si muovono fra origine e innovazione. Per esempio vi siete mai chiesti se l’insalata russa sia davvero nata in Russia o se il pollo alle mandorle sia un simbolo della cucina orientale? Sono tante ad esempio le ricette etniche che erroneamente consideriamo simboliche o tradizionali in altre culture gastronomiche ma che in realtà così tradizionali non sono. Ecco cosa abbiamo scoperto sulle ricette fake più amate dagli italiani.
Pollo alle mandorle – È tra i piatti più celebri della cucina cinese in Italia, ma non è un piatto caratteristico della tradizione gastronomica del Paese del Dragone. Parlando del pollo alle mandorle con Sonia, carismatica titolare del ristorante Hang Zhou, uno dei più celebri ristoranti di Roma, ci rivela che “non è un piatto simbolo, ma semplicemente una delle tante ricette con il pollo, preparata soprattutto in casa, ma che piace molto agli italiani.” Per farlo anche a casa ci consiglia di Tagliare il pollo a dadini, marinarlo leggermente in una ciotola con l’uovo sbattuto, un pizzico di sale ed un goccio di vino e lasciarlo riposare per mezz’ora. A seguire il pollo marinato va saltato, insieme alle mandorle, in una Wok, o in alternativa, in una padella antiaderente, con un po’ di olio di semi fino al termine della cottura. Per ottenere la tipica cremosità e sapidità del piatto ci consiglia di aggiungere un po’ di acqua calda, la salsa di soia, il vino, un pizzico di sale e di zucchero ed amalgamare il tutto unendo la fecola di patate disciolta in poca acqua e mescolare bene. Tradizionale o meno è difficile trovare degli connazionali appassionati di cucina cinese che non amino questo piatto.
Chicken tikka masala – Gustoso e saporito, il chicken tikka masala, conquista sempre più estimatori dell’etnico anche in Italia con i suoi morbidi pezzi di pollo tandoori immersi in una cremosa salsa speziata. Non facciamo fatica a immaginarlo come un piatto della tradizione indiana o a trovarlo nei menù dei ristoranti indiani nel nostro Paese eppure non tutti sanno che la ricetta è nata a Glasgow dalle parti di Park Road per opera di Ali Ahmed Aslam, proprietario del ristorante Shish Mahal. Ali lo avrebbe ideato usando le spezie immerse in una salsa di pomodoro, dopo che un suo cliente si era lamentato che il chicken tikka – pezzetti scelti di pollo tandoori – era troppo secco. Meno indiano del previsto ma sicuramente molto gustoso: anche in questo caso non si fa troppo danno a chiudere un occhio sul fake.
Insalata russa è davvero russa? – In Italia è insalata russa, in Lituania insalata bianca, in Germania insalata italiana. La storia di questo piatto dalle tante varianti e dai connotati anni ’80, in realtà sembra avere poco a che fare con la Russia (e anche con gli anni ’80). Tutto sembra aver avuto origine nella seconda metà dell’800 quando il cuoco belga Lucien Olivier aprì un ristorante francese di lusso a Mosca, l’Hermitage. Durante uno dei suo celebri banchetti propose un pastiche di petti di pernici, quaglie e code di gamberi ricoperti da gelatina e maionese, aggiungendo decorazioni di patate, tartufi, sottaceti e uova. Un commensale, evidentemente poco sensibile a tanta cura, mischiò tutti gli ingredienti sollevando lo sdegno dello chef ma consegnando la ricetta a una tradizione gloriosa, sebbene molto rivisitata e lontana dagli ingredienti e dalle intenzioni originari. A complicare il quadro e renderla vero fake altre tradizioni che la identificano come una ricetta italiana. Siamo ancora qui a chiederci se l’insalata russa sia nata alla corte dei Savoia, con panna al posto della maionese, o sia un’antecedente creazione a base di vegetali in onore di Bona Sforza, figlia del duca di Milano. Forse non lo sapremo mai con certezza ma la passione per questo fake gastronomico, dalle tante interpretazioni, non ultima quella con il pollo, è destinata a durare nel tempo…
E voi conoscete altri fake golosi da segnalarci?
Altre fonti: lacucinaitaliana.it; orientalia4all.net