In cucina

Come mangiare il pollo secondo il galateo

Con le dita o con le posate? Chi va servito per primo? Le alette sono consigliate in una cena di gala? Le risposte ai dubbi più comuni sul bon ton del pollo.

Che si tratti di una cena importante o di una riunione di famiglia, tutti cerchiamo di padroneggiare un minimo di bon ton, ma il pollo riesce a mandare in tilt anche i più esperti in fatto di buone maniere.

Alla vista del pollo, spesso, siamo assaliti da mille dubbi: potrò mangiarlo con le mani o sarà meglio usare forchetta e coltello? Mangiare in casa ha regole diverse da quelle di una cena al ristorante? Il galateo è preciso a riguardo, anche se uno strappo alla regola può essere fatto…parola di Regina!

Pollo con le mani? Non sempre è da villani – I chicken lovers dovranno farsene una ragione, il galateo prevede che a tavola il pollo si mangi sempre con le posate, a prescindere dalla ricetta. Il bon ton ci istruisce anche sul come usare forchetta e coltello: sì al coltello, ma a patto che non venga usato come in un corso di chirurgia veterinaria, insomma il succo è non accanirsi sul povero pollo, meglio lasciare della carne attorno alle ossa piuttosto che risultare maleducati o, peggio ancora, afferrarlo con le mani. Non è ammissibile neanche pulire tutto il pollo, sistemandolo in un lato del piatto, per mangiarlo comodamente conversando; il pezzo staccato con le posate va mangiato subito e in un sol boccone, a meno che non sia troppo grande. Ma se la tentazione di afferrarlo con le mani è forte, potete sempre stemperare la situazione citando questa famosa filastrocca: “anche la Regina Margherita mangia il pollo con le dita”. Pare infatti che la prima a contravvenire alle rigide convenzioni dell’etichetta sia stata proprio la Regina più amata dagli italiani che, durante una cena ufficiale tenutasi a Napoli nel 1889, si conquistò le simpatie del popolo mangiando una coscia di pollo con le mani!

 Alette sì o alette no? – Il galateo non ha particolari restrizioni sulle ricette e sui pezzi di pollo da servire ad una cena importante, ma sulle alette di pollo si è tutti concordi: meglio evitarle sempre, perché troppo complicate da mangiare con forchetta e coltello. Se, invece, la vostra cena è a base di pollo tagliato in pezzi e voi siete i padroni di casa lasciate che siano gli ospiti a servirsi per primi, in modo che possano scegliere il pezzo desiderato, ma soprattutto quando è il vostro turno non mescolate i pezzi alla ricerca del migliore, ma agite con velocità ed eleganza, sempre con l’aiuto delle posate.

Il bon ton nella schiscetta – E in ufficio come ci si regola? Pollo e schiscetta sono un’accoppiata vincente perché il pollo è l’alimento giusto per una pausa pranzo veloce e leggera, ma anche quando si mangia con i colleghi è bene seguire le regole del galateo. Per il pranzo in ufficio preferite sempre il pollo in piccoli pezzi, magari da mangiare in un’insalata o in una pasta fredda, evitate invece di accompagnarlo a condimenti troppo speziati o a cibi che, una volta scaldati, possono diffondere profumi fastidiosi per gli altri come i peperoni o i cavoletti di Bruxelles. Se il vostro pollo necessita di essere scaldato, una regola importante del galateo in ufficio è non monopolizzare il microonde, così se avete bisogno di cinque minuti per scaldare il pranzo, anticipatevi in modo da non costringere gli altri a dovervi aspettare oppure date la precedenza agli altri. Ma soprattutto, la buona creanza in ufficio vuole che a tavola non si parli mai di lavoro, godetevi il pranzo… per il lavoro c’è sempre tempo!

 

Altre fontiDonna Glamour.it