Pollo e tradizione: il menù di ferragosto
12 agosto 2015Nessun italiano rinuncia al ferragosto: mare, montagna o gita fuori porta, l’importante è riposare, divertirsi e. . .mangiare!
Il “pranzo al sacco” del 15 agosto – E’ dall’antica Roma e dall’istituzione delle feriae Augusti che ci tramandiamo la voglia di festeggiare e banchettare, ma è durante il ventennio fascista che si istituisce il “pranzo al sacco” che tutti conosciamo. Un menù antico che nasce per essere mangiato in viaggio, in gita, su un “treno popolare” che a prezzi scontati porta i nostri nonni al mare, in montagna o in una città d’arte.
Da nord a sud i piatti sono tanti, ogni regione ha la sua tradizione, le sue usanze: i primi piatti sono ricchi e derivano dai pasti nutrienti dei contadini; chi non conosce gli zitoni campani della costiera amalfitana o gli gnocchi umbri al sugo di papera? Tra i secondi trionfano le carni bianche, carni economiche che in molti allevavano nel proprio cortile: il piccione arrostito toscano, il galletto ripieno pugliese e il famosissimo pollo in umido coi peperoni della tradizione romana, dorato, saporito, succulento, irrinunciabile, parola di Sora Lella, che ci regala una delle ricette più autentiche che conosciamo.
E non possono mancare i dolci, che sono per lo più dolci secchi e facili da trasportare: le piemontesi margheritine di Stresa, i taralli pugliesi, i biscotti di Mezz’agosto di Grosseto.
Non ci saranno più i treni di Ferragosto, ormai ci si sposta in macchina o in motorino, ma agli italiani le tradizioni piacciono, soprattutto a tavola…e a voi cosa piace mangiare a Ferragosto?
Fonti – Agrodolce