Pollo? Italiano è top
18 febbraio 2014Traina l’alimentare italiano e crea valore: parliamo dell’avicoltura made in italy
Geografia del pollo italiano – Forse non tutti sanno che la filiera avicola ha un ruolo economico ed occupazionale di primo piano nell’agroalimentare italiano. Basti pensare che l’avicoltura copre più di un quarto del valore della produzione degli allevamenti zootecnici da carne, mentre si deve alle imprese di lavorazione di polli e tacchini il 18% del fatturato, il 22% dell’export e il 28% degli occupati dell’industria di prima e seconda trasformazione delle carni.
Solo in Veneto, Emilia Romagna e Lombardia si concentra più della metà del patrimonio avicolo nazionale. E in particolare nelle prime due regioni in Veneto e in Emilia Romagna il peso di questa industria sul totale di quella alimentare è più alto della media nazionale (4%), rispettivamente con il 21% e il 6%. Nelle Marche invece l’industria avicola copre addirittura il 28% del fatturato alimentare, risultato in parte giustificato dalla scarsa presenza nella regione di grandi realtà alimentari.
Carni avicole, comparto strategico – Se non fosse già abbastanza chiaro, vale la pena sottolineare che quello avicolo è un comparto strategico per il made in Italy alimentare con 5,7 miliardi di fatturato e una produzione che nel 2012 ha raggiunto le 1261 tonnellate (+2% rispetto al 2011). Una filiera, che in un momento storico difficile, continua a produrre ricchezza e lavoro: si contano oggi quasi 1600 imprese industriali e circa 25.000 addetti diretti.