Passione e tradizione, la storia della filiera avicola italiana in due parole
9 aprile 2024Tutto quello che c’è da sapere sulla filiera avicola italiana, dall’alimentazione dei polli fino alle nostre tavole
ll tessuto produttivo che garantisce risultati particolarmente positivi al settore avicolo italiano, è formato da una moltitudine di aziende agricole e industriali fortemente legate ed integrate lungo tutta la filiera. La filiera avicola riveste un ruolo molto importante nell’agroalimentare italiano, sia in termini strettamente economici, che per l’indotto generato. Il comparto delle carni avicole è l’unico, fra quelli della zootecnia italiana, a presentare un saldo della bilancia commerciale strutturalmente e costantemente positivo, sia in quantità che in valore. Consumare carne di pollo, insomma, più di altri prodotti alimentari di cui si sbandierano qualità “virtuose” di vario tipo, di anno in anno dà sempre più garanzie di sicurezza e di qualità. Vi riassumiamo i principali meriti relativi alla virtuosità della filiera raggiunti negli ultimi anni grazie al lavoro, la passione e l’impegno degli avicoltori italiani.
Tutta una questione di filiera – Il pollo italiano è frutto di una filiera avicola in grado di garantire qualità ed efficienza. Un fiore all’occhiello della nostra imprenditoria che offre benessere animale e qualità del prodotto. Un aspetto da sottolineare sempre è la provenienza 100% italiana del pollo consumato sulle nostre tavole, nato e allevato nel nostro paese. Una filiera avicola d’eccellenza è il motivo per il quale il pollo è uno degli alimenti più amati a tavola dai consumatori di tutte le età.
Trasparenza in etichetta – Con il Decreto Ministeriale del 29 luglio 2004, l’Italia ha regolato la possibilità di dare informazioni sull’origine delle carni, sul sistema di allevamento, sulla tipologia di alimentazione e rispetto del benessere animale. Ancor prima della Commissione Europea, che ha stabilito l’obbligo di origine delle carni avicole solo nel 2015. Il Disciplinare dà ancora la possibilità di rendere disponibili al consumatore una serie di informazioni aggiuntive. Queste vengono controllate dal CSQA, che pianifica una serie di audit definiti in un Piano di controlli anch’esso approvato dal Ministero.
Tecnologia al servizio – La filiera avicola è totalmente autosufficiente: dall’allevamento alla trasformazione fino alla consegna delle carni. Inoltre, segue un modello di sicurezza alimentare regolato da norme e controlli che garantiscono l’igiene del processo e un elevato standard di sicurezza. Sottolineiamo, infine, la capacità degli avicoltori italiani di aggiornarsi e di rendere gli allevamenti sempre più tecnologici. Il pollo italiano, quindi, è sottoposto a controlli accurati su mangimi, allevamenti, trasformazione, confezionamento e logistica.
Zero ormoni e antibiotici al bisogno – Polli e tacchini si nutrono di cereali integrati da grassi, integratori vitaminici e sali minerali. La legge italiana e le norme europee vietano l’uso di ormoni, per cui non corriamo il rischio di mangiarli. Inoltre, già dal 2006, negli allevamenti avicoli italiani, è vietata la somministrazione di antibiotici come promotori della crescita del pollo.