Tradizione, innovazione e passione, la filiera avicola italiana si racconta
19 aprile 2022Tre storie di impegno e responsabilità che raccontano la filiera avicola 100% italiana
Quando parliamo di pollo italiano non scherziamo. E nemmeno quando parliamo di allevatori di pollo. Il profilo dell’allevatore della filiera avicola italiana è diventato negli ultimi anni sempre più strutturato soprattutto per la forte integrazione fra le sue differenti fasi, dagli incubatoi all’allevamento, dal ritiro alla trasformazione, fino alla distribuzione e alla logistica: si tratta di imprenditori capaci, attenti al benessere animale, che utilizzano strumentazione tecnologica e hanno un occhio attento alla sostenibilità ambientale. Non solo: da circa sessant’anni nel nostro Paese i polli e i tacchini sono allevati a terra e non in batteria, in genere all’interno di ampi capannoni, nel rispetto delle norme europee e italiane – le più rigorose al mondo – che stabiliscono parametri tali da consentire all’animale di avere comportamenti naturali: clima, illuminazione, densità di allevamento. Rispetto al passato, gli imprenditori scelgono con coscienza e piacere questa professione: le aziende che oggi guidano il settore sono nate negli anni Cinquanta e Sessanta come imprese dell’allevamento e della mangimistica: in seguito hanno esteso la propria attività alle fasi successive della filiera, per rispondere efficacemente alle richieste della grande distribuzione organizzata. Questa caratteristica ha permesso di sviluppare in modo efficace elementi qualificanti del settore come la tutela della sicurezza alimentare, del benessere animale, della biosicurezza e di diffonderli su ampia scala all’intera filiera. Ecco alcuni esempi di allevatori che sono il fiore all’occhiello della nostra filiera avicola.
Nicola, esperienza e passione al servizio del benessere dei polli
Ad esempio Nicola, che lavora con il papà Alberto da oltre 5 anni nel settore avicolo. Assieme all’esperienza e alla passione, questo allevatore illuminato ha apportato tecnologia 4.0 nei suoi allevamenti che consentono una produzione efficiente e all’avanguardia e naturalmente maggiore benessere all’animale. Nicola ha anche implementato la produzione energetica con dei pannelli fotovoltaici favorendo un notevole risparmio che giova all’ambiente e all’autosufficienza del suo allevamento.
Sonia, imprenditrice avicola votata all’efficienza e alla qualità su tutta la filiera
Oppure c’è il caso di Sonia, allevatrice da dieci anni, che ha trovato la quadra professionale e la vita di mamma grazie agli orari flessibili della professione di agricoltore e allevatore. Sulla base delle esigenze dei suoi figli, è particolarmente attenta al ciclo produttivo per proporre solo pollo di qualità, alla sua famiglia così come ai suoi clienti. Sonia è fiera del suo capannone di nuova generazione di cui controlla l’ambiente grazie alle nuove tecnologie: il clima è monitorato da centraline che mantengono una temperatura costante.
Pietro, allevatore 4.0 con un sistema tecnologico d’avanguardia
Infine c’è Pietro, allevatore di polli da dieci anni che ha trasformato una piccola azienda in più centri di produzione. Il fulcro del lavoro di Pietro è mantenere il benessere dell’animale che non vogliono che soffrano in nessun modo: meglio stanno gli animali, meglio si produce. L’allevamento è efficientemente implementato da un sistema tecnologico d’avanguardia, dal quale monitor è possibile controllare tutte le fasi della produzione. La tecnologia aiuta moltissimo, ma alla base c’è sempre il contatto con l’animale: lo stato di salute di un pollo si vede dalle zampe che devono essere pulite e dal gozzo. Io ho scelto di continuare la professione dei miei nonni e sarei felice se i miei figli intraprendessero la stessa professione e prendessero un giorno in mano l’azienda.