Allevamenti e ambiente, facciamo chiarezza
23 novembre 2021Allevamenti e ambiente, Unaitalia promotore della transizione ecologica nell’avicoltura
Unaitalia, l’associazione che rappresenta il 90% della produzione avicola nazionale, contribuisce seriamente alla transizione ecologica attraverso delle politiche di innovazione digitale per la crescita della filiera. L’avicoltura italiana, che solo nell’ultimo lustro ha investito oltre 50 milioni di euro in progetti green, con un fatturato di 5,7 miliardi di euro nel 2020 (+3,8% sul 2019), 6000 allevamenti professionali e 64mila addetti (38.500 allevatori e 25.500 addetti alla trasformazione), ha rinnovato l’impegno verso la strada della sostenibilità: risultati concreti, come la produzione di 310 milioni di kw di energia elettrica rinnovabile e la riduzione della somministrazione di antibiotici, con un ulteriore calo del 6% nel 2020, giungendo al – 88% dal 2011 ad oggi. I dati rilevano inoltre il recupero di 46 miliardi di litri di acque di processo e che quasi il 60% dei mezzi utilizzati dalla filiera sono a ridotta emissione di Co2. Va specificato, inoltre, che gli oltre 50 milioni di euro investiti con “fondi propri dalle aziende associate ad Unaitalia” hanno permesso di avviare a recupero il 90% degli scarti di lavorazione e riguardato la produzione di biogas e biometano da fonte rinnovabile (17,3 mln di metri cubi all’anno) e la restituzione delle acque depurate all’ambiente (9,2 mln di metri cubi all’anno).
Carni bianche, le più consumate dagli italiani. Il Covid non ferma l’ascesa delle carni bianche. Con il 35% delle quote di mercato a volume, le carni avicole rimangono le più acquistate dagli italiani. È anche exploit per le uova: dopo il boom del lockdown, si confermano il segmento più dinamico nella spesa degli italiani con +14,5% (dati Ismea-Nielsen). Ecco perché il commitment della filiera avicola nelle scelte etiche è fondamentale. Per Antonio Forlini, Presidente di Unaitalia: “il settore avicolo, che con la sua filiera integrata e 100% italiana incarna perfettamente i principi del From farm to Fork, è pronto a cogliere le sfide della transizione ecologica e del Green Deal. La nostra ambizione – continua – è arrivare entro 10 anni ad avere l’intero parco avicolo italiano non solo ad alta tecnologia, ma anche autosufficiente dal punto di vista energetico ed a ridotto impatto ambientale”. Per Forlini il settore ha bisogno di “misure e risorse” e così “il Pnrr è un’occasione unica” anche “per rinnovare il parco agrisolare del 25-30% degli allevamenti”.