Vocabolario della filiera avicola: sicurezza e qualità in quattro parole chiave
26 gennaio 2021From farm to fork, tempo di sospensione, 0 residui di antibiotici, benessere animale, facciamo chiarezza sulle parole chiave che raccontano la filiera avicola 100% italiana e gli standard di sicurezza europei
La filiera avicola 100% italiana si impegna da sempre s’impegna a trovare e adottare soluzioni all’avanguardia, al fine di offrire al consumatore un prodotto di qualità. Inoltre la filiera avicola segue gli attuali standard in vigore per le carni avicole nell’Unione Europea, tra i più rigorosi al mondo, incentrati sul continuo miglioramento delle condizioni di produzione in termini di conservazione delle risorse e benessere degli animali.
From farm to fork – È il nome della strategia, dal produttore al consumatore, per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. È la prima volta che l’Unione europea cerca di progettare una politica alimentare che proponga misure e obiettivi che coinvolgono l’intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, passando naturalmente per la distribuzione. L’obiettivo di fondo è rendere i sistemi alimentari europei più sostenibili di quanto lo siano oggi. Ogni Stato membro dell’Ue dovrà seguirla, adottando norme a livello nazionale che consentano di contribuire a raggiungere gli obiettivi stabiliti dell’Ue. I Paesi membri godranno di eventuali misure di sostegno aggiuntive nel corso dell’implementazione della strategia.
Tempo di sospensione e zero residui di antibiotici – Le carni avicole che portiamo in tavola non contengono antibiotici. Gli antibiotici vengono utilizzati solo in caso di necessità e sempre dietro prescrizione del veterinario. Inoltre dal 2011 ad oggi il loro utilizzo è diminuito dell’82% e, quando vengono utilizzati, gli allevatori italiani rispettano sempre il tempo di sospensione, ovvero il tempo necessario perché l’animale smaltisca il farmaco prima di essere avviato al consumo. Un rispetto confermato anche dai risultati costantemente negativi dei controlli effettuati periodicamente dalle autorità sanitarie. Un altro discorso è quello legato agli ormoni, mai utilizzati nella filiera avicola perchè vietati dalle leggi italiane ed europee, come tutte le sostanze che stimolano la crescita degli animali. Inoltre, il loro utilizzo sarebbe totalmente inutile in quanto gli ormoni sarebbero utili solo per la crescita dei mammiferi e, ovviamente, polli e tacchini non lo sono.
Benessere animale – Per gli allevatori, il benessere dei loro animali è la priorità assoluta: gli animali vengono ispezionati almeno due volte al giorno e vengono documentati tutti i parametri rilevanti. Cura responsabile, conoscenza approfondita e lunga esperienza sono fondamentali garanzie per assicurare il benessere degli animali. Nell’Unione europea, i polli da carne sono allevati a terra, in idonei capannoni con parametri (clima, illuminazione, densità di allevamento) tali da consentire agli animali di muoversi liberamente ed eseguire i loro comportamenti naturali. Le normative UE sulla salute degli animali stabiliscono che gli animali debbano essere nutriti con mangimi adatti alla loro specie ed età. Il mangime è costituito principalmente da alimenti vegetali come grano, mais, soia con vitamine e integratori minerali che migliorano la qualità dell’alimentazione e quindi la salute e il benessere degli animali. Le autorità controllano regolarmente la produzione e lo stoccaggio delle materie prime utilizzate.