Integrata e innovativa: vediamo come lavora la filiera avicola 100% italiana
11 agosto 2020Scopriamo insieme come la filiera avicola 100% italiana lavora per migliorarsi e semplificare i processi, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie
Da sempre la filiera avicola 100% italiana s’impegna a trovare e adottare soluzioni all’avanguardia per snellire i processi e garantire il benessere degli animali, al fine di offrire al consumatore un prodotto di qualità. Oggi ci teniamo a ribadire questo atteggiamento virtuoso che caratterizza la filiera avicola, raccontandovi le innovazioni più importanti.
Ricetta veterinaria elettronica – Da ormai più di un anno, il Ministero della Saluta ha messo a disposizione degli avicoltori questo sistema, grazie al quale ogni ricetta viene raccolta ed elaborata registrando i dettagli sul farmaco da impiegare, sugli animali ai quali è destinato e sull’azienda dove questi sono allevati. In questo modo sarà sempre disponibile un quadro della situazione sanitaria degli allevamenti, con la possibilità di sapere in tempo reale quali sono le patologie più diffuse, con ricadute positive sulla salute pubblica. Cosa Impensabile utilizzando gli strumenti del passato.
Tracciabilità e sicurezza – La filiera avicola è totalmente autosufficiente: dall’allevamento alla trasformazione fino alla consegna delle carni. Inoltre, segue un modello di sicurezza alimentare regolato da norme e controlli che garantiscono l’igiene di processo e un elevato standard di sicurezza. Sottolineiamo, infine, la capacità degli avicoltori italiani, professionisti specializzati che, alle competenze legate al mondo animale, uniscono una solida formazione in ambito tecnologico. Il pollo italiano, quindi, è sottoposto a controlli accurati su mangimi, allevamenti, trasformazione, confezionamento e logistica.
Etichettatura – Con il Decreto Ministeriale del 29 luglio 2004, l’Italia ha regolato la possibilità di dare informazioni sull’origine delle carni, sul sistema di allevamento, sulla tipologia di alimentazione e rispetto del benessere animale. La Commissione Europea, ha stabilito l’obbligo di origine delle carni avicole solo nel 2015. Il Disciplinare dà ancora la possibilità di rendere disponibili al consumatore una serie di informazioni aggiuntive. Queste vengono controllate dal CSQA, che pianifica una serie di audit definiti in un Piano dei controlli anch’esso approvato dal Ministero.
Qui trovate altri trend che caratterizzano l’innovazione tecnologica della filiera nei prossimi anni.