Premio Avicoltore dell’anno: i nomi dei 5 vincitori premiati da Unaitalia
29 gennaio 2020Scopriamo insieme i nomi dei vincitori del Premio “Avicoltore dell’anno”
Assegnato oggi da Unaitalia a Fieragricola il premio “Avicoltore dell’anno” per le aziende che nel 2019 si sono distinte per benessere animale, capacità innovativa, sostenibilità ambientale e biosicurezza.
“Le best practice premiate oggi – ha detto il presidente di Unaitalia, Antonio Forlini – rappresentano le eccellenze di un settore 100% made in Italy, sempre più impegnato sui temi della sostenibilità ambientale e del benessere animale, che dal 2011 ha ridotto dell’82% l’uso degli antibiotici e lavora costantemente accanto alle istituzioni per accrescere tutti gli standard di allevamento, a partire dalle biosicurezze. L’avicoltura italiana, in linea con la propria vocazione alla filiera integrata vuole cogliere le sfide del Green Deal e della strategia “From farm to fork”, lanciata dal nuovo esecutivo europeo. Occorre però – ha continuato Forlini – che le istituzioni supportino l’intero settore nel conciliare la sostenibilità ambientale con quella economica, fornendo strumenti a supporto della competitività delle nostre imprese. Servono finanziamenti per l’innovazione e politiche che ci difendano dall’ingresso di prodotto straniero, in primis dall’Ucraina e dal Brasile, Paesi rispetto ai quali sono stati di recente negoziati accordi a livello europeo molto penalizzanti per il nostro comparto. Oggi abbiamo il pregio di essere un settore totalmente autosufficiente, con una produzione che copre oltre il 106% dei consumi di carne bianca del Paese, siamo orgogliosi di questo primato tutto Made in Italy che dà lavoro a oltre 64mila addetti e produce lungo tutta la sua filiera ricadute economiche e occupazionali pari a 7,9 miliardi, quasi mezzo punto del PIL (0,45%)”. Secondo i dati della Commissione Ue, da gennaio a novembre 2019 le importazioni dal Brasile e dall’Ucraina in Europa sono aumentate rispettivamente del 4,4% e del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fonte “Dg Agri dashboard: Poultry meat” 15.01.2020). “Aprire ancora di più le porte alle importazioni da Paesi Terzi significherebbe indebolire questo primato e far arretrare il comparto” conclude Forlini “dando minori garanzie ai consumatori in termini di sicurezza alimentare e standard produttivi. Per questo non sono più rinviabili le misure di sostegno al nostro export, unica strada in grado di rafforzare il comparto avicolo italiano e il suo primato produttivo nel nostro Paese”. Ma ecco chi sono i 5 vincitori
LUCIANO CARLI
Azienda Agricola Carli Luciano, Grumolo delle Abbadesse (VI)
Dal 1998 Luciano Carli cura l’azienda di famiglia fondata nel 1971 in provincia di Vicenza.
Nel suo centro zootecnico, circondato da oltre 3 ettari di prato ben curato e 3.000 piante ornamentali (carpini, ligustri, lecci, viburni, faggi, frassini e gruppi di palme mediterranee) definito dall’ARPA Veneto “oasi naturale”, vengono allevati 280.000 polli da carne, garantendo livelli ottimali di benessere animale.
L’acqua somministrata è priva di batteri (il rischio è dato dalla formazione di biofilm nelle condutture della rete di alimentazione degli abbeveratoi*), grazie all’uso di un generatore che, con un semplice processo di elettrolisi di soluzione salina, produce un liquido disinfettante (Neuthox®, soluzione acquosa di idrossido di sodio e acido ipocloroso contenente piccole quantità di biossido di cloro e ozono), classificato 100% biodegradabile e non tossico in base alle direttive Ue, ed in grado di evitare la presenza di batteri come Escherichia Coli, Salmonella, Campylobacter Jejuni, Legionella, Listeria monocytogenes.
Per migliorare le condizioni di benessere per gli animali, si usano generatori ad aria calda esterni che immettono aria pulita riscaldata, con bassi valori di CO2, mentre nei periodi caldi entrano in funzione sistemi automatici di raffrescamento. A contribuire a mantenere condizioni microclimatiche ottimali per il benessere animale si aggiunge anche un circuito di gestione domotica (centraline e microcomputer in touch screen) che permette in tempo reale e in qualsiasi luogo di ricevere informazioni sull’allevamento, di regolare i parametri ambientali tramite sonde a bulbo umido e, in futuro, di calcolare anche il valore dell’ammoniaca. L’impianto fotovoltaico copre infine l’intero fabbisogno energetico dell’azienda.
TIZIANA FELIZIA
Azienda Agricola “Cascina Felizia”, Cumiana (TO)
Ricostruita in soli 9 mesi dopo il grave incendio di un capannone del 25 maggio 2017, l’Azienda Agricola Cascina Felizia è stata inaugurata il 23 marzo del 2018 ed oggi è un vero e proprio esempio di gestione paesaggistica e di come un’azienda con 60 anni di attività possa rinnovarsi con attenzione all’ambiente. Cascina Felizia ha voluto ricostruire integrandosi appieno nel paesaggio circostante, a partire da una attenzione alla qualità del paesaggio e a una gestione curata dell’azienda. Oggi l’azienda, dotata di pannelli fotovoltaici sui 4 capannoni, è energeticamente autosufficiente al 60% ma l’obiettivo è di arrivare all’autosufficienza totale. A ciò si aggiungono una centralina che controlla le emissioni di CO2, la ventilazione ad “aria forzata” e l’efficiente coibentazione, che hanno permesso una riduzione dei consumi energetici pari al 40%.
Felizia è un’eccellenza in Italia anche sul fronte del nuovo sistema di per la catalogazione delle aziende in base al livello di rischio: l’azienda è stata scelta come modello per l’applicazione del sistema Classyfarm nell’area Piemonte. È inoltre azienda didattica universitaria in convenzione con il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino (DSV).
ALESSANDRO FERRARI
Ferrari e Ardesi S.S., Gambara (BS)
Bresciano, figlio d’arte (la sua è una famiglia di avicoltori da oltre 30 anni), Alessandro Ferrari ha saputo dotare i nuovi capannoni di tecniche all’avanguardia nel rispetto delle norme di biosicurezza ambientale, a favore del benessere dei suoi animali.
Tra le innovazioni tecnologiche applicate, una centralina elettronica “QFARM” in grado di misurare h24 i principali parametri dell’allevamento: dall’ammoniaca all’accrescimento giornaliero dei polli, dal consumo del mangime ai consumi energetici del capannone fino all’anidride carbonica. Quando i valori riscontrati si discostano da quelli ottimali, entra in funzione un sistema di regolazione automatica che permette di ripristinare condizioni ottimali di benessere per gli animali, che hanno effetto anche sulla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera. A questa si aggiungono sistemi di alimentazione antispreco e un’illuminazione a led, in grado di ricreare il crepuscolo, con il passaggio graduale dalla luce del giorno a quella della notte e di riprodurre le condizioni di luce naturale attraverso un sistema dimmerabile (che regola l’intensità del fascio luminoso). Tra le buone pratiche l’abbattimento di azoto nella lettiera, la riduzione dei consumi termici ed elettrici, e gli impianti di ricambio dell’aria a “estrazione forzata”.
VALENTINO E VASCO VALORI
Societa’ Agricola Tieske Srl, Apiro (MC)
Valentino e Vasco, 44 e 42 anni, hanno rilevato 8 anni fa l’azienda agricola paterna (datata 1971) e oggi rappresentano un’eccellenza nell’applicazione di tutte le misure di biosicurezza previste dall’Ordinanza Ministeriale Italiana del 10 dicembre 2019. Tra le misure applicate nei 12 capannoni che occupano una superficie complessiva di 19.454 mq, la realizzazione di piazzali in materiale cementizio lavabile e disinfettabile di fronte ad ogni capannone (550 m², 800 m² e 1.200 m²) e la viabilità a senso unico.
Oltre all’arco di disinfezione automatizzato, ulteriori migliorie hanno previsto capannoni con tetti lavabili, una camera pressurizzata laterale a metà capannone per lo scarico temporaneo delle carcasse, l’impianto di depurazione delle acque provenienti da acquedotto in una vasca di stoccaggio e attrezzatura dedicata ad esclusivo uso interno. A ciò si aggiungono la dogana danese, il controllo degli ingressi con telecamere di sorveglianza e la completa recinzione del sito.
HICHAM EL AIDI
PO 4, Ariano nel Polesine (RO)
Hicham El Haidi, di origine marocchina, dal 2012 gestisce un allevamento di faraone, galletti, livornesi, polli “a collo nudo” e capponi, razze “a lento accrescimento”. L’allevamento è moderno e tecnologico: il sistema fotovoltaico sui capannoni (3 impianti fotovoltaici, di cui uno in scambio e due in pura cessione) garantisce all’azienda la completa autosufficienza energetica. La produzione totale di energia si attesta a 2.462.918 kWh per un fabbisogno dell’allevamento pari a 440.595 kWh. I capannoni ospitano 400.000 capi su 4000mq di superficie. Gli animali possono razzolare liberamente su una lettiera fatta di lolla di riso e paglia pellettata: materiali ottimi isolanti termici, facili da stendere e ad alto potere assorbente, che garantiscono una lettiera asciutta e conseguentemente riducono il rischio di proliferazioni batteriche. La lettiera viene inoltre arricchita con un prodotto probiotico che consente di ridurre considerevolmente i livelli di ammoniaca. A ciò si aggiungono le centraline di controllo, gestibili da smartphone e pc, che rilevano temperatura, CO2, umidità e ammoniaca. Il sistema di raffrescamento è stato rivoluzionato, passando da un meccanismo di aspirazione ad aria raffreddata a uno di nebulizzazione che ha un effetto rinfrescante sugli animali. Per riscaldare l’ambiente su tutta la lunghezza della parete del capannone è stato posto un tubo radiante alimentato da 4 caldaie a condensazione collocate all’esterno. Il risultato di tale operazione è zero emissioni di CO2 all’interno della struttura.