Allevamenti di pollo in Italia: ecco come la tecnologia li sta cambiando
19 novembre 2019Tutti i benefici della tecnologia degli allevamenti di pollo
L’innovazione ricopre da sempre un ruolo preponderante nel miglioramento di tutti i settori produttivi e la filiera avicola non è da meno.
Nel 2019 l’avicoltore 4.0 è un professionista specializzato che, alle competenze legate al mondo animale, unisce una solida formazione in ambito tecnologico per portare sempre il meglio sulla tavola del consumatore. Si sveglia sempre alle 5 del mattino ma adesso investe per poter controllare lo stato di salute degli animali in ogni istante, grazie all’utilizzo di smartphone e tablet, e altri parametri fondamentali quali la temperatura all’interno del capannone, l’umidità e la qualità dell’aria. Inoltre, utilizza banche dati per avere accesso con maggiore precisione e frequenza ad informazioni importantissime come il consumo di mangime, il peso specifico e il livello di stress degli animali, raccolte tramite l’utilizzo di appositi sensori.
La rottura dei consolidati modelli aziendali è ormai un processo ben radicato e tutto il settore avicolo potrebbe essere presto scosso da innovazioni tecnologiche radicali. Aidan Connolly, Chief innovation officer e Vice presidente di Alltech, società americana che opera nel settore dell’alimentazione e del benessere animale, dell’agricoltura, della distillazione, ha provato ad analizzare la situazione, ipotizzando quali potrebbero essere alcune delle le tendenze che rivoluzioneranno la filiera nei prossimi anni:
- la robotica sarà un trend sempre più in ascesa per l’allevamento, riducendo i rischi in termini di biosicurezza e svolgendo quelle mansioni che spesso l’uomo non vuole o non può fare. Nell’industria della trasformazione è già piuttosto applicata grazie anche ai sempre più sofisticati sistemi di visione artificiale e alla tecnologia di apprendimento automatico. Da qualche tempo è entrata prepotentemente nella catena di fornitura per immagazzinare, vendere e consegnare gli alimenti ai consumatori.
- la Blockchain, ovvero il legame tra i dati in rete, permette una maggiore trasparenza mostrando da dove proviene ogni singolo capo, come è stato nutrito e in che maniera è stato lavorato. Attraverso questo sistema è, inoltre, possibile creare un database condiviso e un registro digitale di tutte le transazioni effettuate lungo la catena di approvvigionamento.
Un’altra applicazione interessante della tecnologia nell’industria del pollame è quella dei droni che potrebbero essere utilizzati per il monitoraggio e la raccolta di dati in modi ancora inesplorati.
Dello stesso avviso è l’esperto avicolo David Speller che, oltre a gestire la sua azienda agricola nel Derbyshire con 180.000 polli da carne, gestisce da esterno altri 10 impianti sparsi nel mondo per un totale di 3 milioni di avicoli: “La nuova tecnologia ha certamente un posto all’interno degli allevamenti, e già stiamo assistendo agli enormi vantaggi che ne derivano. Abbiamo bisogno di farci coinvolgere di più da tecnologia immersiva e robot, utilizzando sensori mobili e altre applicazioni in tutti i capannoni. Ma anche i regolatori elettronici di acqua rappresentano un enorme vantaggio”.
L’innovazione, oltre ad essere sinonimo di qualità, è un indicatore di sicurezza e benessere animale: lo sa bene Marco Lavarini, quarantasette anni di esperienza, che gestisce un allevamento all’avanguardia, basato su sistemi automatizzati in grado di garantire un controllo costante della ventilazione, dell’alimentazione e del peso degli animali. Ogni valore viene registrato per la creazione di grafici che consentono di analizzare in modo scientifico l’andamento di ogni ciclo di allevamento sotto tutti i punti di vista, conservando tutti i dati per analisi future.