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Pollo e tacchino, le proteine più amate dagli italiani

Una recente ricerca IPSOS sui trend di consumo alimentare in Italia premia le carni bianche ricche di proteine. Ma quante proteine ha il pollo?

Pollo e tacchino: gusto, qualità e salute – Gli italiani amano il pollo. Negli ultimi cinque anni i consumi di carni avicole sono aumentati del 24%. E per il 54% della popolazione pollo e tacchino sono oggi la principale fonte di proteine. Il 59% degli italiani sceglie le carni bianche perché sono leggere e nutrienti, mentre per il 63% riconosce che hanno un ottimo rapporto tra valore nutritivo e prezzo. In sintesi, per il consumatore italiano, pollo e tacchino sono la proteina che meglio riesce a coniugare gusto, qualità e salute. E infatti, in Italia quella avicola è l’unica carne che vede aumentare i consumi; le carni bianche, inoltre, sono ormai le più consumate in Italia con 21Kg a testa nel 2017 (negli anni ‘60 il gap sembrava incolmabile: 20 kg di carni rosse contro i 9 delle carni bianche).

Sono alcune delle indicazioni emerse dall’indagine Ipsos presentata a Roma nel corso dell’Assemblea Nazionale di Unaitalia , l’associazione di riferimento del settore avicolo italiano. Secondo la ricerca, che ha indagato alcuni trend di consumo alimentare dei nostri connazionali, il 59% degli italiani sceglie le carni bianche perché sono leggere e nutrienti, mentre nel giudizio del 63% della popolazione, pollo e tacchino hanno il più vantaggioso rapporto tra qualità, valore nutritivo e prezzo.

Carni bianche? Le proteine più consumate – Secondo l’indagine Ipsos, insieme alle carni bianche cresce il consumo di legumi, scelti regolarmente dal 45% degli italiani, con un aumento del +38%. Aumenta anche il pesce (+24%), un’alternativa a tavola per il 39% degli italiani. Stabile il consumo di latticini, consumati dal 42% dei consumatori, mentre cresce del 3% quello delle uova, consumate abitualmente dal 40% della popolazione.

I consumatori scelgono sempre di più le carni bianche per il loro profilo nutrizionale che ben risponde alla domanda di benessere e salute, ma anche perché il settore è stato in grado in questi anni di innovare continuamente l’offerta, con tantissimi nuovi prodotti ad alto contenuto di servizio. Il pollo intero che dominava il pranzo della domenica degli anni 60 è ancora il piatto di pollo più amato dagli italiani, ma se a fine anni ‘70 valeva il 90% dei consumi, oggi la situazione si è letteralmente capovolta: l’89% del pollo che entra nel nostro menu quotidiano è fatto di parti già tagliate, preparati e piatti pronti, dalle cotolette, ai wurstel, agli affettati di pollo e tacchino. Gli italiani hanno accolto con grande favore queste nuove preparazioni, il 68% di loro dichiara di apprezzare un’offerta così dinamica, utile a variare il menù quotidiano con un occhio al tempo a disposizione per la cucina.

Insomma, le carni bianche si inseriscono perfettamente nei trend di consumo più recenti che vedono il consumatore sempre più attento a qualità, salute e servizio. Infine, per il 63% della popolazione, pollo e tacchino hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo, mentre l’86% degli italiani giudica corretto e conveniente il prezzo di queste carni.

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