Come si allevano i polli in Italia?
20 marzo 2018Dall’alimentazione dei polli alle nostre tavole, tutto quello che c’è da sapere sulla filiera avicola italiana
Il pollo italiano è tra gli alimenti più amati e apprezzati a tutte le età, un prodotto frutto di un modello di allevamento in grado di garantire qualità ed efficienza; un fiore all’occhiello della nostra imprenditoria e che in tanti ci invidiano anche all’estero.
Dall’allevamento a tavola – La produzione italiana si basa sull’approccio europeo “From farm to fork”, un modello di sicurezza alimentare regolamentato da norme e controlli che certificano gli standard di igiene e sicurezza. Inoltre, gli avicoltori hanno la possibilità di controllare tutte le fasi della catena produttiva. Ma, soprattutto, l’allevamento italiano si basa su una lunga tradizione di aziende a conduzione familiare: passione, competenza e sacrificio che ogni giorno garantiscono qualità e rispetto del benessere degli animali allevati.
Made in Italy – Il pollo servito sulle nostre tavole è tutto made in Italy: la filiera italiana è autosufficiente, dall’allevamento fino alla trasformazione e alla consegna delle carni avicole. L’Italia produce, infatti, il 105,5% delle carni di pollo, coprendo tutta la domanda interna ed esportando i nostri polli, molto apprezzati e richiesti all’estero. Un po’ di numeri per capire meglio l’eccellenza italiana: gli allevamenti sono 18.500 in cui lavorano 38.500 addetti con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro. Nella fase di trasformazione entrano in gioco 1600 imprese con 25.500 lavoratori.
Nessuna gabbia, razzolano liberi – Da oltre 50 anni le gabbie non sono più utilizzate: negli allevamenti convenzionali polli e tacchini sono allevati a terra all’interno di appositi capannoni. Tutti i parametri italiani ed europei vengono applicati, dalla temperatura all’illuminazione. È fissata una soglia minima di intensità della luce da rispettare per 24 ore. Inoltre, la legge stabilisce, sulla base di evidenze scientifiche, indicate dagli enti competenti, i parametri e gli spazi necessari a tutela del loro benessere.
Alimentazione naturale senza ormoni – Polli e tacchini si alimentano con mangimi ottenuti da materie prime naturali: cereali (mais, orzo e grano, sorgo e soia) integrati da grassi, integratori vitaminici e sali minerali. L’uso degli ormoni è assolutamente vietato dalla legge italiana e dalle norme europee, nonostante persistano falsi miti e luoghi comuni: gli ormoni non sono mai impiegati negli allevamenti italiani di polli e tacchini, per cui non corriamo alcun rischio di trovarli sulle nostre tavole. Inoltre, già dal 2006, negli allevamenti avicoli italiani, così come in tutta Europa, è vietata la somministrazione di antibiotici come promotori della crescita del pollo.
Buono, sano, sicuro – Ogni giorno l’allevatore controlla che gli animali stiano bene e che non ci siano segnali di malessere. Se si accorge di qualcosa che non va allerta subito il veterinario aziendale: i polli vengono immediatamente visitati per capire se c’è la necessità di eventuali trattamenti. I veterinari ufficiali sono presenti durante tutto il ciclo produttivo, con ispezioni effettuate sia durante la fase di allevamento che all’arrivo al macello. Ogni fase dell’allevamento fino alla macellazione e al confezionamento dei prodotti è monitorata per garantire ai milioni di appassionati chicken lover un pollo buono, sano e sicuro.