POLLO ITALIANO: 7 COSE (ALMENO) DA SAPERE
29 settembre 2017Il pollo italiano piace (e tanto), prodotto simbolo della nostra tradizione gastronomica, protagonista dei pranzi in famiglia come delle cene veloci all’ultimo momento. Ma quanto ne sappiamo davvero? Spesso siamo vittime di fake news e falsi allarmismi. Dalla filiera alla tavola, ecco 7 curiosità e informazioni utili su uno degli alimenti più amati
1) ALLEVAMENTI DI POLLO – Benessere animale, qualità, e sostenibilità.
La filiera avicola guarda al futuro e Unaitalia, associazione di riferimento del settore avicolo italiano, promuove un piano d’azione che punta a migliorare gli standard di allevamento, accrescere il benessere animale, favorire l’accesso ai fondi pubblici e contrastare le fake news sulle carni bianche. Il Protocollo coinvolgerà per la prima volta le istituzioni insieme alle sigle di allevatori, agricoltori, distributori e consumatori. Da quest’anno inoltre Unaitalia ha promosso la prima edizione del premio “Avicoltore dell’anno”: Premio 2017 Migliori pratiche del settore avicolo italiano” per valorizzare il ruolo degli allevatori, veri protagonisti del settore.
2) LA FILIERA AVICOLA, UN’ECCELLENZA ITALIANA – L’Italia vanta una tradizione avicola d’eccellenza e su tutto il territorio sono presenti oltre 18.500 allevamenti, che impiegano 38.500 addetti, e producono una ricchezza parti a 4,2 miliardi di euro. Nella successiva fase di trasformazione operano in Italia 1600 imprese con 25.500 lavoratori, per un fatturato di 5,4 miliardi di euro.
3) IL POLLO? È MADE IN ITALY (MA LO SANNO SOLO 3 ITALIANI SU 10)
Tutto il pollo che consumiamo in Italia è made in Italy, la filiera avicola italiana è infatti completamente autosufficiente (produciamo il 105,5% delle carni di pollo). Tutte le informazioni sulla provenienza della carne sono in etichetta, ma, ancora oggi solo 3 italiani su 10 lo sanno (Indagine Marilena Colussi /Doxa Advice).
4) FALSI MITI DURI A MORIRE: ZERO ORMONI NEL POLLO ITALIANO E LE BATTERIE NON ESISTONO PIÙ DA OLTRE 50 ANNI
Nonostante sia un alimento molto amato, sul pollo persistono pregiudizi difficili da sradicare. Tra questi la presenza di ormoni: l’87% degli italiani pensa (a torto) che vengano utilizzati per la crescita dei polli, mentre il loro uso è illegale, severamente proibito da leggi italiane e europee, e non trova alcun riscontro nelle migliaia di controlli che vengono effettuati ogni anno. Anche il pollo “in batteria” è un falso mito: tutti i polli, da oltre 60 anni, vengono allevati esclusivamente a terra, ma l’83% degli italiani non lo sa (ricerca Doxa/Unaitalia).
5) ANTIBIOTICI: DIMEZZATO L’USO IN AVICOLTURA NEGLI ULTIMI 5 ANNI
Italiani “bocciati” anche sugli antibiotici: il 74% pensa che gli antibiotici siano utilizzati negli allevamenti per favorire la crescita, mentre è una pratica vietata in Europa dal 2006. È da chiarire inoltre che nel pollo che portiamo a tavola non ci sono mai residui di antibiotici, perché negli allevamenti italiani, è sempre rispettato il cosiddetto “periodo di sospensione”, cioè il tempo necessario affinché il farmaco sia smaltito prima che il pollo venga avviato al consumo. Negli ultimi 5 anni inoltre l’uso del farmaco in avicoltura si è dimezzato (-49%).
6) LA CARNE AVICOLA È LA PIÙ CONSUMATA AL MONDO
Protagonista di ricette ad ogni latitudine, dall’India all’Africa, dall’America Latina all’Asia, senza dimenticare il Mediterraneo, il pollo, gastronomicamente parlando, è cittadino del mondo. Un successo dato da bontà e versatilità, dalla capacità di coniugare tradizione e gusto metropolitano, e di andare d’accordo con tutte le prescrizioni, i dettami religiosi, le abitudini, le storie. Il pollo poi non ha particolari problemi di acclimatazione e può essere allevato un po’ ovunque, per questo nel mondo il consumo pro capite di carni avicole è oggi di circa 13,8 kg l’anno (FAO).
Non solo resto del mondo. Cresce l’apprezzamento per il pollo anche nel nostro Paese: negli ultimi 10 anni il consumo è aumentato del +38%. Anche nell’ultimo anno il consumo di pollo è cresciuto del 3% (15,33 kg pro-capite anno). È, inoltre, la carne più amata dall’universo femminile, tanto che 7 donne su 10 la portano in tavola tutte le settimane secondo una recente ricerca Doxa/Unaitalia. È in assoluto la carne preferita dai bambini (piace al 93% dei piccoli). Ma non solo. È anche la carne prediletta dagli sportivi e da chi tiene alla forma fisica. Versatile, facile da preparare, capace di incontrare i gusti di tutti, ma anche leggero e nutriente, il pollo si conferma un alimento jolly adatto (e amato) da tutte le fasce di consumatori. E c’è persino una nicchia di appassionatu: 1 italiano su 3 che lo porta in tavola 2-3 volte a settimana e lo ordina anche al ristorante.
7) POLLO PROMOSSO DAI NUTRIZIONISTI: PROTEINE NOBILI E POCHI GRASSI – La scienza conferma l’opinione degli italiani ed il parere di nutrizionisti, pediatri e medici dello sport è concorde. Grazie all’apporto di proteine “nobili” di elevato valore biologico, specifiche vitamine tra cui quelle del gruppo B, minerali tra cui il ferro, alla ridotta quantità di grassi totali con prevalenza di mono e polinsaturi, le carni avicole sono un perfetto alleato per la salute e il benessere fisico ad ogni età. Il loro consumo, in un’alimentazione varia ed equilibrata, si associa ad effetti neutri o favorevoli sul rischio delle principali patologie degenerative: come le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori e il diabete (studio NFI).