Vengo a vedere, Unaitalia apre le porte degli allevamenti a blogger e web influencer
12 dicembre 2017Un tour negli allevamenti di pollo italiano alla scoperta della filiera avicola per sfatare i luoghi comuni sulle pratiche dell’allevamento
Il pollo? È il piatto di carne più amato, lo consumano 46 milioni di italiani, è consigliato dai nutrizionisti, la sua filiera, dal campo alla tavola, è un modello di riferimento in tutta Europa. Eppure persistono dubbi e falsi miti sul pollo e gli allevamenti convenzionali.
Per fare chiarezza sui luoghi comuni, vedere da vicino come si alleva in Italia e conoscere le tante storie di passione e impegno che danno vita alla filiera avicola italiana, gli allevatori di Unaitalia hanno aperto le porte a blogger e web influencer. Un viaggio dal Piemonte alle Marche, passando per il Veneto, che ha fatto luce su tanti aspetti ancora poco noti e luoghi comuni che ha dato la possibilità a chi tutti i giorni comunica sul web di saperne di più sul mondo avicolo, vedere da vicino la realtà degli allevamenti e confrontarsi apertamente con gli addetti ai lavori.
Tante le scoperte e numerose le conferme. Dal pollo che non viene alimentato con ormoni, perché vietato dalla legge (e perché inutile per il ciclo di vita dei polli), all’allevamento a terra dei polli da carne, da oltre 50 anni, fino alle buone pratiche per garantire il benessere animale.
Guarda i video per saperne di più #vengoavedere
#Vengoavedere – come vengono allevati i polli italiani
Oggi andiamo a conoscere Mario, perito informatico e appassionato allevatore di polli, fra le meravigliose colline del maceratese. Venite con noi? #vengoavedere
Pubblicato da W il pollo su venerdì 2 marzo 2018
Allevamento di polli in Valpantena
Sono andata a vedere con i miei occhi uno degli allevamenti italiani di pollo: non ti anticipo nulla, il video qui sotto parla da solo! W il pollo #vivailpollo #vengoavedere
Pubblicato da Sonia Peronaci su Mercoledì 10 gennaio 2018
Una gita a Cumiana per vedere la filiera avicola italiana
Cosa dobbiamo fare come consumatori?LINK: http://www.mammafelice.it/2017/12/12/dobbiamo-crescere-i-figli-come-consumatori-consapevoli/Mia figlia sta facendo un progetto con l’ASL TO 4, per imparare a comprare consapevolmente: insegnano ai bambini a leggere le etichette, a comprare materie prime, a valutare bene le date di scadenza e a ridurre gli sprechi.Questo è un primo modo utilissimo e fattibilissimo di iniziare a pensare in modo sostenibile: comprare solo ciò che ci serve, comprare anche un po’ meno, abituarci a non sprecare, non buttare via il cibo, utilizzare meno imballi, produrre meno scarti possibili.Ho valutato molto bene se continuare la dieta vegetariana iniziata a Bologna, ma la nostra decisione in famiglia è stata di non incastrarci in una definizione che probabilmente non ci apparteneva del tutto. Quindi, abbiamo deciso di usare la testa per ragionare su ciò che mettiamo nel carrello della spesa, piuttosto che vietarci qualcosa.Per esempio, noi mangiamo mezzo chilo di pollo e tre etti di macinato misto alla settimana, più o meno. Tutti gli altri nostri pasti sono composti al 90% di verdure, cotte e crude, che compriamo il venerdì al mercato contadino e cuciniamo nel weekend – e poi mangiamo in settimana, o conservandole in frigo, o in congelatore. Mangiamo molti legumi biologici e poco pesce. Questa è la nostra strada della sostenibilità: il consumo consapevole. Scegliere i produttori migliori, i migliori supermercati, i contadini e gli allevatori, leggere le etichette, consumare tante verdure e poco di tutto il resto. #advertising #vengoavedere
Pubblicato da Mammafelice su venerdì 12 gennaio 2018